Nella foresta thailandese c'è un parco di sculture con opere di grandi artisti

A circa 150 chilometri da Bangkok, immerso tra le colline lussureggianti del Parco Nazionale di Khao Yai, un nuovo parco di sculture sta rapidamente guadagnando notorietà nel panorama dell’arte contemporanea. Ideato da Marisa Chearavanont, imprenditrice e collezionista thailandese-coreana, la Khao Yai Art Forest nasce con l’obiettivo di creare un luogo in cui le opere d’arte dialoghino direttamente con il paesaggio naturale circostante. 
La sua collocazione strategica all’interno di una delle aree più biodiversificate della Thailandia, infatti, lo rende un esempio di integrazione tra espressione artistica e contesto naturale: il percorso espositivo si snoda tra prati, boschi e rilievi collinari, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva in cui l’arte non è un elemento isolato, ma parte integrante dell’ambiente.
IN THAILANDIA IL PARCO DI SCULTURE IMMERSO NELLA FORESTA
Le opere esposte sono firmate da alcuni dei più noti artisti della scena internazionale, con installazioni che interagiscono con il paesaggio in modi inaspettati. Tra le più spettacolari c’è quella della giapponese Fujiko Nakaya, che utilizza una nebbia artificiale per creare un effetto evanescente che avvolge la vegetazione tre volte al giorno. L’opera trasforma la percezione dello spazio e gioca con la visibilità, immergendo i visitatori in un’atmosfera sospesa tra il reale e il surreale. 
Accanto a questa si trova un immaginifico cocktail bar immerso nella natura concepito da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/elmgreen-dragset-spaces-libro" target="_blank">Elmgreen & Dragset</a>, duo noto per l'approccio concettuale e spesso ironico, e una monumentale opera di Land Art firmata da <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/07/richard-long-land-art-teatro-dioniso-atene" target="_blank">Richard Long</a>, che con Madrid Circle crea un contrasto geometrico con l’irregolarità del terreno, ammirabile da una prospettiva aerea. Non manca l'omaggio alla scultura modernista con una delle iconiche opere di <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-louise-bourgeois-galleria-borghese-roma" target="_blank">Louise Bourgeois</a>, il cui linguaggio artistico legato alla memoria e alla corporeità trova una nuova dimensione in questo contesto naturale. 
UN PROGETTO CHE DIALOGA CON LA NATURA E LA BIODIVERSITÀ DEL PARCO NAZIONALE
L’idea alla base della Khao Yai Art Forest si colloca all’incrocio tra il modello occidentale dei parchi di sculture e una sensibilità più tipicamente asiatica verso il paesaggio come elemento attivo nella fruizione dell’arte. L’assenza di percorsi obbligatori e la disposizione organica delle opere invitano i visitatori a un’esperienza di scoperta, senza una sequenza imposta, ma con una libertà che rispecchia la fluidità dello spazio naturale. La posizione all’interno di un ecosistema protetto solleva anche questioni legate alla sostenibilità dell’arte all’aperto, un tema che la fondatrice ha affrontato adottando strategie a basso impatto ambientale e materiali compatibili con il contesto. 
[Immagine in apertura: Two Planets Series, Araya Rasdjarmrearnsook © Khao Yai Art Forest]

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La storia affascinante e inquietante del maestro dell'horror Lovecraft

E se le creature terrificanti descritte all’inizio del XX secolo da uno dei maestri della letteratura horror non fossero state frutto di invenzione, ma presenze reali nella vita di <a href="https://arte.sky.it/news/2021/programmi-tv-14-novembre-mary-shelley-howard-phillips-lovecraft" target="_blank">H.P. Lovecraft</a>? È da questa affascinante ipotesi narrativa che prende le mosse il graphic novel Lovecraft. Memorie dall'abisso (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina). Pubblicato negli scorsi giorni da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/bob-dylan-libro-rizzoli" target="_blank">Rizzoli Lizard</a>, il volume offre una prospettiva inedita sulla biografia e la produzione letteraria del grande scrittore di Providence, la cui stessa esistenza è sempre stata drammaticamente in bilico tra realtà e follia.
Il fumetto è un’opera a sei mani, scritta dall’autore Hans Rodionoff in collaborazione con due celebri fumettisti: lo statunitense Keith Giffen e l’argentino <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-fumetto-argentino-recanati" target="_blank">Enrique Breccia</a>, impegnati rispettivamente nella sceneggiatura e nell’illustrazione del fumetto. La rappresentazione a tinte accese degli incubi personali dello scrittore offre così al lettore l’occasione di rileggere l’intera opera di Lovecraft sotto una luce nuova e ancor più inquietante.
GENIALITÀ E FOLLIA NEL GRAPHIC NOVEL SU H.P. LOVECRAFT
Dosando sapientemente un approccio che spicca per l’assoluta fedeltà allo stile letterario del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/lovecraft-hpl-graphic-novel-taddei-lacavalla" target="_blank">maestro statunitense</a> e spunti drammatici ripresi dalla sua vera biografia, il graphic novel esplora la psicologia di uno scrittore incompreso dai contemporanei, che lo giudicavano pazzo e geniale al tempo stesso, ma la cui innegabile influenza artistica ha finito per cambiare per sempre la storia della narrativa di <a href="https://arte.sky.it/news/2022/edgar-allan-poe-museo" target="_blank">genere horror</a> e fantascientifico.
Le matite di Breccia donano all’opera una dimensione visiva di grande impatto, dando vita a tavole ricche di colori e dettagli significativi, da cui prendono forma gli incubi e le creature fantastiche che accompagnano il protagonista per tutta la storia. La sceneggiatura ideata da Rodionoff e adattata per il fumetto da Giffen prende ispirazione dalle vicende dei romanzi scritti da Lovecraft, proiettando lo stesso autore all’interno di una delle sue storie. Il risultato di questa riuscita collaborazione è un’avventura ricca di tensione, che riesce a tenere il lettore incollato dall’inizio alla fine.
IL FUMETTO SUL MAESTRO DELLA LETTERATURA DEL TERRORE
Per offrire ai lettori una preziosa chiave di lettura dei molti misteri che hanno segnato la vita di uno scrittore controverso e a lungo incompreso, il graphic novel Lovecraft. Memorie dall'abisso si propone come un viaggio negli angoli più oscuri della mente del maestro, lasciando il lettore in sospeso tra paura e ammirazione, tra incubi e creatività. Una lettura coinvolgente e straniante al tempo stesso, che promette di raccontare a tutti gli amanti delle opere di H.P. Lovecraft e agli appassionati di fumetto e letteratura horror “una storia del terrore, una storia in ultima analisi tragica, che parla di un uomo che scivola lentamente nella follia”, come evidenziato dall’acclamato regista John Carpenter, autore dell’introduzione al libro.

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