Megamuseo. Ph. Paolo Rey

Per il MegaMuseo in Valle d'Aosta inizia una nuova fase

Architettura

17 febbraio 2025

Megamuseo. Ph. Paolo Rey

Per il MegaMuseo in Valle d'Aosta inizia una nuova fase

Architettura

17 febbraio 2025

Il MegaMuseo di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta si evolve con un nuovo programma culturale, dopo la musealizzazione del 2016 e il riallestimento tecnologico del 2023. Mostre temporanee, eventi speciali e laboratori creativi intendono lanciarlo come "polo archeologico contemporaneo" della Valle d'Aosta.

Nell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta, i lavori di valorizzazione del patrimonio locale entrano in una nuova fase: dopo dopo la musealizzazione del sito archeologico nel 2016 e il riallestimento del museo all’insegna dell'innovazione tecnologica nel 2023, debutta il programma culturale del MegaMuseo. L'obiettivo dichiarato è renderlo il "polo archeologico contemporaneo" della Valle d'Aosta.

Il museo si estende su una superficie espositiva di 18mila metri quadrati, a cui si aggiungono i 5mila dedicati all'area di scavo: conserva testimonianze relative a 6mila anni di storia, trasmesse al pubblico anche attraverso strumenti tecnologici e immersivi. La sua collezione permanente, composta da più di 2mila reperti e installazioni interattive, combina modalità eterogenee di fruizione dell'eredità storica del territorio valdostano.

IL PROGRAMMA CULTURALE 2025 DEL MEGAMUSEO

L'offerta culturale del MegaMuseo si arricchisce nel 2025 di un programma di mostre temporanee, eventi e iniziative speciali. Tra le più attese, il ciclo Dal Mega al Micro mette in relazione reperti dell'area megalitica con manufatti provenienti da altri musei, creando un dialogo tra culture e periodi storici differenti. A maggio, il museo ospiterà un laboratorio di scrittura creativa in quattro appuntamenti guidati dal docente Paolo Ferrara, dedicato all’esplorazione della narrazione museale attraverso nuovi linguaggi. Parallelamente, eventi come Sonorizzazione delle arature rituali esploreranno il legame tra archeologia e suono, mentre in occasione del public talk Il MegaMuseo si racconta sono attesi incontri con esperti su tematiche di storia e patrimonio culturale. Particolare attenzione è rivolta anche alle famiglie e ai più piccoli, con laboratori didattici e percorsi interattivi pensati per rendere l'archeologia un’esperienza ludica e formativa. Il museo si apre inoltre a nuove esperienze di benessere, con sessioni di yoga e meditazione nell’area archeologica.

ARCHEOLOGIA, RICERCA E TECNOLOGIA AL MEGAMUSEO IN VALLE D'AOSTA

Per quanto attiene, infine, l'itinerario museale, al MegaMuseo il pubblico intraprende un viaggio attraverso le epoche, dalla preistoria al Medioevo, grazie a scavi stratigrafici che raggiungono i 6 metri di profondità e documentano l'evoluzione dell'area in otto fasi storiche. Dai rituali del Neolitico alle stele antropomorfe dell'Età del Rame, fino alle tombe galliche e romane, il percorso è un affascinante racconto della continuità d’uso del sito. Il riallestimento ha rivoluzionato l’esperienza di visita: l’ingresso avviene attraverso la "rampa del tempo", un passaggio discendente che immerge il visitatore nella stratificazione storica del sito, arricchito da pannelli digitali e proiezioni immersive. La sala immersiva, con i suoi effetti visivi a 360 gradi, ricostruisce atmosfere e scenari di epoche lontane, mentre nella Grande Sala delle Stele un innovativo sistema di illuminazione simula l’alternanza del giorno e della notte nella preistoria.

Coinvolto nella didattica e nella divulgazione, il MegaMuseo è anche un centro di ricerca di rilevanza internazionale, che utilizza metodologie avanzate come la datazione radiocarbonica per approfondire la conoscenza del fenomeno del megalitismo. Nella seconda metà di giugno è prevista la ripresa della campagna di scavi archeologici nell'area di Saint-Martin-de-Corléan.

[Immagine in apertura: Megamuseo. Ph. Paolo Rey]

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