Un maxi murale ad Amantea annuncia l'edizione 2025 del festival “La Guarimba”

Due grandi e coloratissime figure femminili, pronte ad accogliere amichevolmente il pubblico de La Guarimba International Film Festival 2025: è questo il soggetto del nuovo murale, alto oltre otto metri e realizzato dall'artista e illustratrice sarda <a href="https://arte.sky.it/foto/arte/illustrazione-mostra-san-donnino-fidenza" target="_blank">La Fille Bertha</a>, con cui è stato ufficialmente presentato il programma della 13esima edizione della <a href="https://arte.sky.it/news/2024/la-guarimba-festival-cinema-calabria" target="_blank">rassegna di cortometraggi</a> calabrese. La manifestazione, in programma dal 7 al 12 agosto nella città costiera di Amantea, partirà proprio dal Terrenito Guarimbero dove è stato realizzato il murale, uno spazio che riveste da sempre una grande importanza per il festival. 
Circondate da un paesaggio ricco di simboli e colori accesi, le due protagoniste dell’opera ricorderanno ai partecipanti che l'obiettivo primario de La Guarimba è quello di rendere il cinema e l'arte accessibili e aperti alla partecipazione attiva della comunità locale. Ex parcheggio e discarica abusiva, il Terrenito è un simbolo concreto di rigenerazione urbana: ora l’intervento artistico di La Fille Bertha nobilita artisticamente uno spazio restituito alla cittadinanza, testimoniando l’importanza della kermesse di Amantea come motore culturale per tutto il territorio.
<h2>LA NUOVA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CORTOMETRAGGI AD AMANTEA</h2>
L’edizione 2025 del festival internazionale sarà accompagnata da una dedica speciale a Nonna Saveria, parente di uno dei fondatori del festival e tra le prime sostenitrici del progetto fin dal 2013. A lei è anche dedicato un premio speciale, che continuerà a essere assegnato in onore di chi si impegna a combattere la diffidenza e a voler cambiare il mondo. 
Il programma della 13esima edizione del festival vanta ben 190 cortometraggi, a opera di registi e autori provenienti da sessantasette nazioni diverse. Tra i principali filoni tematici affrontati dai film, spiccano le visioni artistiche sulle principali crisi umanitarie del nostro tempo, da quelle degli scenari di guerra in <a href="https://arte.sky.it/news/2025/asta-arte-guerra-palestina-milano" target="_blank">Palestina</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/barbara-kruger-treno-ucraina-arte-pubblica" target="_blank">Ucraina</a>, alla complessa realtà venezuelana. Non mancherà poi una ricca selezione di corti dedicati all'emancipazione femminile, alla danza, nonché ai linguaggi cinematografici sperimentali e non convenzionali.
Come nelle precedenti edizioni, la selezione di film ambisce a essere il più possibile inclusiva, al fine di accogliere le opere meno presenti nei circuiti cinematografici tradizionali. <a href="https://arte.sky.it/foto/cinema/festival-guarimba-2024-locandine" target="_blank">La Guarimba</a> intende infatti valorizzare le differenze culturali, evidenziando l’importanza della qualità dei lavori proposti indipendentemente dal Paese di provenienza. In tale prospettiva, si segnala la sezione tematica della Grotta dei Piccoli, che raccoglie cento corti d’animazione; l’iniziativa, realizzata in collaborazione con UNICEF Italia, prevede anche laboratori dedicati ai più piccoli, per favorire l'accessibilità culturale fin dalla giovane età.
<h2>L'IMPORTANZA CULTURALE E L'IMPATTO SUL TERRITORIO DE “LA GUARIMBA”</h2>
Nata nel 2013 da un'idea dei suoi fondatori, Giulio Vita e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/06/il-murale-di-sara-fratini-omaggia-donne-e-multiculturalita" target="_blank">Sara Fratini</a>, La Guarimba International Film Festival porta ogni anno ad Amantea una selezione di cortometraggi distante dalle prospettive poco "impegnate" di molti festival mainstream. Da questa missione discende l’obiettivo esplicito della rassegna: “riportare il cinema alla gente e la gente al cinema”. Nella lingua degli indios venezuelani, l’espressione "Guarimba" significa "posto sicuro", un luogo protetto per la cultura, che sopravvive grazie al lavoro di tutta la comunità. 
Col passare del tempo, l'impegno sul territorio si è esteso ben oltre l’ambito strettamente cinematografico: l’associazione culturale di Amantea ha infatti lavorato alla rigenerazione di spazi abbandonati, promuovendo iniziative culturali concrete, come l’apertura di una piccola biblioteca per tutta la cittadinanza. Anche per queste ragioni, La Guarimba è oggi considerato un festival di punta a livello internazionale, la cui rilevanza nel panorama culturale è testimoniata dalla partecipazione a ogni edizione di ospiti speciali, artisti e da una presenza di pubblico in costante aumento anno dopo anno. 
[Immagine in apertura: foto Fortunato Valente. Courtesy La Guarimba International Film Festival]

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Le sculture di Helidon Xhixha in mostra nella magnifica Abbazia di San Galgano

L'antica <a href="https://arte.sky.it/foto/fotografia/libro-fotografia-italia-silvia-camporesi" target="_blank">Abbazia di San Galgano</a> a Chiusdino, in provincia di Siena, è la straordinaria cornice di Giubileo di Luce, l’ultimo progetto dell’artista italo-albanese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/06/al-giardino-di-boboli-le-sculture-di-helidon-xhixha" target="_blank">Helidon Xhixha</a>. Fino al 30 settembre, la badia cistercense accoglie sei opere dello scultore, noto a livello internazionale per i suoi lavori in acciaio inox lucidato. Promosso in concomitanza con l'<a href="https://arte.sky.it/news/2025/mostra-caravaggio-roma-giubileo" target="_blank">Anno Santo</a> in corso a Roma, l’ambizioso progetto unisce arte, storia, natura e spiritualità in un luogo suggestivo come il duecentesco sito monastico nel cuore della Toscana.
L’esposizione, curata da Carlo Pizzichini, è aperta da un’opera monumentale, intitolata Luce Divina: la Croce d’Acciaio. Si tratta di una croce alta sette metri, la cui collocazione all’aperto nei pressi della chiesa gotica di San Galgano le consente di riflettere la luce solare, dando vita a una serie di riverberi e bagliori. Il resto del sito è disseminato di sculture realizzate in acciaio inox, capaci di coinvolgere il visitatore in un'esperienza mistica e immersiva, invitandolo a prendere parte attivamente all’installazione artistica.
<h2>L'ARTE DI HELDON XHIXHA ALL’ABBAZIA DI SAN GALGANO</h2>
Calato in un contesto di grande impatto emotivo come quello delle rovine decadenti della celebre abbazia toscana, l’intervento artistico di Xhixha punta a fondersi con gli elementi architettonici e naturali circostanti. Le sculture dell’artista visivo albanese rappresentano così l’evoluzione in chiave contemporanea dell’arte sacra medievale, evocando la spiritualità e il simbolismo di uno spazio dedicato da secoli alla meditazione e alla fede. La presenza delle sculture in un sito di tale rilevanza storica e religiosa dà inoltre vita a un collegamento artistico e concettuale tra passato e presente, tra arte e spiritualità.
Superata l’imponente croce all’ingresso del sito, il pubblico può muoversi liberamente tra le navate dell'abbazia senza tetto, dove sono installate altre quattro sculture: Baia di Luce, Reflexes, Venere e Piramide di Luce. Anche queste opere riflettono armoniosamente le linee delle arcate maestose sotto cui sono collocate, in un continuo gioco di riflessi e forme che esalta la natura unica del paesaggio circostante. L’ultima scultura, intitolata Inner Peace, è invece posizionata nella sacrestia dell’Abbazia di San Galgano, e chiude idealmente il percorso ricordando l’importanza della pace interiore e della meditazione spirituale.
<h2>ARTE CONTEMPORANEA E SPIRITUALITÀ NELL'ANNO DEL GIUBILEO</h2>
Visitabile per tutta l'estate 2025, la mostra Giubileo di Luce è stata inaugurata a inizio aprile con una cerimonia ufficiale, impreziosita dal concerto per pianoforte e violoncello con musiche di <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/12/250-anni-beethoven-data-nascita" target="_blank">Ludwig van Beethoven</a>, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/09/due-app-per-scoprire-la-varsavia-di-chopin" target="_blank">Fryderyk Chopin</a> e altri grandi compositori. L’evento inaugurale ha offerto al pubblico un’occasione unica per ammirare il progetto artistico di Helidon Xhixha in un’atmosfera ancor più suggestiva.
Il progetto si inserisce infine in continuità tematica con i valori spirituali promossi dall’anno giubilare, proponendo ai pellegrini diretti nella Capitale e in Vaticano una meta di sicuro interesse nelle colline senesi. L’alto significato artistico e simbolico delle sculture di Helidon Xhixha rende dunque l’Abbazia di San Galgano una meta culturale imperdibile in Toscana durante i mesi estivi.
[Immagine in apertura: Helidon Xhixha – Venere. Ph. Michele Stanzione]

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