
In Ungheria il futuro museo di storia naturale sarà "incastonato" nella foresta
Architettura
03 aprile 2025

In Ungheria il futuro museo di storia naturale sarà "incastonato" nella foresta
Architettura
03 aprile 2025
A Debrecen, tra le più principali città dell'Ungheria, sorgerà il nuovo Museo nazionale di storia naturale: 23.000 metri quadrati espositivi immersi nella foresta di Nagyerdő. Il concorso di progettazione è stato vinto dallo studio BIG – Bjarke Ingels Group, che ha immaginato una serie di "nastri paesaggistici".
Il nuovo Museo nazionale di storia naturale dell’Ungheria sorgerà nella storica foresta di Nagyerdő, a Debrecen, la seconda più grande città del paese. Progettata dal noto studio di architettura BIG – Bjarke Ingels Group, che ha vinto il relativo concorso in collaborazione con Vikár és Lukács Építés Stúdió, Museum Studio e TYPSA, la futura struttura si svilupperà su una superficie di 23.000 metri quadrati, trasformando un ex campo sportivo ai margini della città in un punto di riferimento scientifico, educativo e culturale. Il museo, pensato come una serie di tre "nastri paesaggistici" che emergono dolcemente dal suolo, sostituirà l’attuale sede di Budapest; ospiterà mostre permanenti e temporanee, spazi educativi, laboratori e aree per il pubblico, proponendosi come luogo vivo e dinamico.
IN UNGHERIA IL MUSEO DI STORIA NATURALE DISEGNATO DA BIG
Dal punto di vista architettonico, sarà dunque definito da tre volumi sovrapposti che, come nastri, subiscono un'evoluzione, salendo e scendendo nel paesaggio. La struttura in legno massiccio e la facciata in legno carbonizzato, ottenuto da essenze locali, contribuiranno a rendere l’edificio una sorta di "estensione del parco". Una sensazione rafforzata anche dal tetto verde inclinato, percorribile dai visitatori, he agirà da invito a esplorare la struttura da ogni lato, offrendo scorci spettacolari sulla città diDebrecen,. “Il nostro progetto è concepito come un punto di intersezione tra percorsi e genealogie. Nastri di paesaggio che si incrociano si sovrappongono dando vita a una serie di nicchie e habitat, sale e gallerie, fondendo interno ed esterno, intimo e monumentale in una continuità senza soluzione di continuità. Il risultato è una collina artificiale in una radura della foresta; geometricamente definita ma morbida e organica – una casa adeguata per le meraviglie del mondo naturale”, spiega Bjarke Ingels, fondatore e direttore creativo di BIG.
IL PROGETTO DELLO STUDIO BIG NELLA FORESTA UNGHERESE
All’ingresso sud, una grande piazza accoglierà i visitatori con spazi aperti per eventi e vita comunitaria, mentre i sentieri del bosco si intrecceranno con percorsi che attraversano e superano il museo stesso. Al centro, l’atrio fungerà da "bussola", con cinque gallerie permanenti e una sala per mostre temporanee e attività pubbliche, organizzate in un layout radiale. Ai piani superiori, una biblioteca e un ristorante si affacceranno direttamente sulla chioma degli alberi, offrendo spazi di contemplazione e socialità; al livello inferiore, invece, saranno collocati laboratori, aule e aree gioco per studenti e famiglie. L’intero edificio è stato progettato per essere parte attiva del parco: seminato con specie autoctone, accoglierà fauna e flora locali, contribuendo a creare nicchie di biodiversità tra le gallerie espositive.
[Immagine in apertura: rendering by BIG – Bjarke Ingels Group]
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