Riparte il festival che rende l’Appennino tosco-romagnolo un palcoscenico all’aperto

Prenderà il via il prossimo 11 agosto la 34esima edizione del festival Di Strada in Strada, che si svolge nei centri rurali dell’Appennino tra Emilia-Romagna e Toscana. La storica rassegna di arti performative, musica, teatro e <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/07/i-giocolieri-di-tutto-il-mondo-si-incontrano-al-sarnico-busker-festival" target="_blank">spettacoli circensi</a> animerà fino al 15 agosto le vie e le piazze dell’antico borgo di Santa Sofia, in provincia di Forlì e Cesena, e delle sue frazioni di Spinello e Corniolo.
Il tema di quest’anno si lega all’arte del rischio e delle performance in altezza, ben rappresentato dal titolo scelto per l’edizione 2025: Vertiginosi Equilibri – un anno per aria. In tale ottica, gli organizzatori hanno annunciato l’atteso ritorno sui monti romagnoli del celebre equilibrista francese Julot Cousins. Oltre alla sua spettacolare performance, il programma di Di Strada in Strada include prime italiane e anteprime internazionali, portate in scena da oltre 40 artisti e compagnie di tutto il mondo, che promettono di stupire e divertire gli spettatori.
<h2>L’EDIZIONE 2025 DEL FESTIVAL “DI STRADA IN STRADA"</h2>
Come nei passati appuntamenti, anche quest’anno il cartellone del festival presenta spettacoli di elevata qualità tecnica, messi in scena da compagnie affermate e giovani talenti del panorama performativo contemporaneo. Sede principale della rassegna sarà il borgo di Santa Sofia: qui si esibirà per tutti i cinque giorni del festival Julot Cousins con il suo spettacolo Hula Hooplà, un sensazionale numero acrobatico che prevede l’uso di una pertica flessibile a nove metri di altezza. Sempre nel piccolo centro romagnolo, nei giorni 14 e 15 agosto, andrà in scena l’anteprima nazionale del nuovo spettacolo del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/cirk-fantastik-festival-circo-firenze-2024" target="_blank">Circo El Grito</a>, compagnia di spicco del panorama circense internazionale, fondato da Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini.
Il programma di Di Strada in Strada sarà inoltre caratterizzato da numerosi eventi dedicati alle performance acrobatiche, alla <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/07/mercantia-la-magia-del-teatro-di-strada-conquista-certaldo" target="_blank">giocoleria</a> e agli spettacoli pirotecnici. Tra questi, spiccano Le Supershow della compagnia francese Supercho (specializzata nella reinterpretazione innovativa dei fire show tradizionali ), e Chinese Gang, l’ultimo spettacolo dei romagnoli Game with Flames, ispirato al teatro fisico reso celebre dall'opera di Pechino.
<h2>ARTE CIRCENSE, MUSICA E LABORATORI NEL CUORE DELL’APPENNINO</h2>
Oltre alle performance e all’arte circense, la rassegna romagnola si distinguerà anche per l’ampia offerta di concerti, mostre d’arte e workshop. Sul palco del Musik Park e nelle piazze di Santa Sofia si alterneranno spettacoli di musica dal vivo e DJ set, a cura di musicisti come i portoghesi Terra Livre, la <a href="https://arte.sky.it/news/2024/torino-fringe-festival-2024" target="_blank">Bandakadabra</a> da Torino, e il SoulFire Project, collettivo internazionale che presenterà in Romagna il suo nuovo album, No Borders. Il palinsesto di corsi e laboratori organizzati durante i cinque giorni della rassegna proporrà al pubblico una serie di incontri dedicati alla meditazione, all’acroyoga e ai giochi di strada, oltre a quattro workshop a sorpresa, organizzati presso Parco Fluviale di Ponente.
Grazie al ricco ed eterogeneo programma di eventi, la 34esima edizione del festival Di Strada in Strada mira a celebrare ancora una volta la magia delle arti performative, proponendo a tutti i partecipanti un’esperienza coinvolgente e inclusiva tra i borghi dell’Appennino. 
[Immagine in apertura: l’artista Julot Cousins. Credit Nicole Messer - Courtesy of Di strada in strada festival]

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Il Trentino inedito e contemporaneo nella mostra estiva del Mart

Ha inaugurato lo scorso 12 luglio la mostra Trentino Unexpected, che resterà visitabile fino al 9 novembre nella sede di Rovereto del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea. Obiettivo dell’esposizione è raccontare la regione alpina tenendosi lontano dagli stereotipi più diffusi. Tale narrazione inedita parte allora dai punti di vista di sei fotografi di spicco: Simone Bramante, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/francesco-jodice-modena-installazione" target="_blank">Francesco Jodice</a>, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-fotografica-gabriele-micalizzi-milano" target="_blank">Gabriele Micalizzi</a>, Roselena Ramistella, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-massimo-sestini-fotografia-brescia-migranti" target="_blank">Massimo Sestini</a> e <a href="https://arte.sky.it/news/2025/mare-magnum-mostra-fotografica-riccione" target="_blank">Newsha Tavakolian</a>.
Ogni artista è stato invitato a proporre la propria personale prospettiva sul Trentino di oggi. L’esposizione al Mart rappresenta la seconda tappa di questo ambizioso progetto culturale, curato da <a href="https://arte.sky.it/news/2025/deep-beauty-mostra-bellezza-mudec-photo-milano" target="_blank">Denis Curti</a> e promosso da Trentino Marketing in collaborazione con lo stesso museo e <a href="https://arte.sky.it/news/2024/nuova-edizione-illustrata-pirandello" target="_blank">Gribaudo</a>. Proprio la casa editrice milanese aveva infatti pubblicato lo scorso maggio il volume fotografico omonimo, presentato in occasione dell'ultimo <a href="https://arte.sky.it/news/2025/salone-del-libro-2025-torino" target="_blank">Salone del Libro</a> di Torino, al cui interno sono raccolti gli scatti dei sei fotografi.
<h2>L’ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA DEDICATA AL TRENTINO “INASPETTATO”</h2>
Sono tre i temi essenziali attorno a cui ruota la rassegna in corso a Rovereto: il valore estetico del paesaggio trentino, l'identità del territorio alpino e dei suoi abitanti, e la sostenibilità ambientale. Il percorso espositivo raccoglie 86 fotografie, presentate in sei sezioni dedicate a ciascun artista. Per rispecchiare l’impostazione editoriale del volume pubblicato in primavera, evidenziando al tempo stesso l’approccio originale dei fotografi, ciascuna sezione si distingue per uno stile espositivo diverso.
Osservando le opere presentate in modo unico e originale, tra scatti in medio formato e gigantografie, i visitatori diventano parte integrante di un racconto polifonico, il cui linguaggio visivo si presta di volta in volta alla descrizione dei paesaggi alpini, al ritratto degli abitanti del territorio e ai profondi cambiamenti sociali che hanno interessato la regione del Trentino in questi anni. La forte impronta antropologica, nonché l’attenzione all’ambiente dell’intero progetto, rispecchiano inoltre la filosofia a cui il <a href="https://arte.sky.it/mostre-eventi/arte/etruschi-novecento-rovereto-mart" target="_blank">Mart</a> di Rovereto tiene fede sin dalla sua fondazione, anche attraverso le numerose esposizioni fotografiche dedicate in passato al territorio alpino.
<h2>SEI FOTOGRAFI PER RACCONTARE IL TRENTINO DI OGGI</h2>
L’ultima sezione del percorso di visita raccoglie oltre cinquanta immagini e clip realizzate dietro le quinte dei reportage, offrendo una testimonianza importante sull’accurato lavoro di ricerca svolto sul campo da ciascun artista coinvolto nel progetto.
L’indagine condotta dai sei fotografi trova nella mostra Trentino Unexpected l’ambiente perfetto per raccontare l’idea essenziale e i risultati creativi di un progetto ambizioso, descritto dal suo stesso curatore come un’occasione per scoprire la reale bellezza del <a href="https://arte.sky.it/news/2025/suoni-dolomiti-2025-festival-musica-trentino" target="_blank">Trentino</a>, che a suo giudizio si trova “in quel tempo sospeso che non conosce la nostalgia ed è capace di accogliere l’ambiguità”.
[Immagine in apertura: Massimo Sestini, Senza titolo, 2024-2025 © Massimo Sestini]

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