Thomas J Price a Florence Installation View, Palazzo Vecchio Firenze (2025) ©Thomas J Price. Per gentile concessione dell'artista e Hauser & Wirth ph. Ela Bialkowska OKNO Studio

In giro per Firenze si incontra l'arte dello scultore britannico Thomas J Price

Arte

17 marzo 2025

Thomas J Price a Florence Installation View, Palazzo Vecchio Firenze (2025) ©Thomas J Price. Per gentile concessione dell'artista e Hauser & Wirth ph. Ela Bialkowska OKNO Studio

In giro per Firenze si incontra l'arte dello scultore britannico Thomas J Price

Arte

17 marzo 2025

Da qualche giorno le opere del celebre artista hanno “invaso” il centro del capoluogo toscano grazie a una mostra diffusa, allestita tra Palazzo Vecchio e Museo Novecento. Il confronto tra le monumentali sculture contemporanee di Thomas J Price e il Rinascimento fiorentino abbraccia inoltre Piazza della Signoria, con un’installazione alta quasi 4 metri.

Ha preso il via lo scorso 14 marzo la mostra Thomas J Price in Florence, uno degli eventi culturali più attesi del 2025 fiorentino. Articolata attraverso diverse sedi espositive, la retrospettiva curata da Sergio Risaliti dà vita a un percorso affascinante nel centro storico della città per ripercorrere la sorprendente carriera dello scultore britannico, classe 1981, attraverso un’accorta selezione delle sue opere più imponenti e significative.

Allestita parallelamente negli spazi di alcune tra le più prestigiose istituzioni culturali di Firenze, la mostra si inserisce in quella tradizione di scambio e confronto tra arte contemporanea e luoghi storici del patrimonio fiorentino che ha avuto recentemente per protagonisti artisti del calibro di Jenny Saville e Louise Bourgeois. L’allestimento coinvolge così alcuni dei centri di maggiore interesse culturale della città toscana, come Palazzo Vecchio, il Museo Novecento e Piazza della Signoria: proprio qui si staglia l'opera Time Unfolding, una monumentale figura femminile in bronzo dorato alta quasi 4 metri, la cui apparente normalità si pone in netto contrasto rispetto alle figure mitologiche che da secoli arricchiscono il panorama dell’iconica piazza.

L’ARTE CONTEMPORANEA DI PRICE IN DIALOGO CON I MAESTRI DEL RINASCIMENTO

In continuità con l'intervento in Piazza della Signoria, anche il segmento della retrospettiva allestito a Palazzo Vecchio raccoglie sculture realizzate con materiali tradizionali e raffiguranti soggetti comuni, al fine di mettere in discussione gli stereotipi e le tradizioni più antiche della grammatica artistica occidentale. Tale confronto prende così le forme della normalità dei soggetti multietnici scolpiti in opere come Through a Steady Gaze e Bronze Heads, esposte tra gli affreschi della famiglia Medici che adornano la Sala Leone X e la Sala delle Udienze.

In un costante gioco di rimandi e contrasti, le sculture di Price spingono l’osservatore a riflettere e mettere in discussione tanto il ruolo tradizionalmente assegnato all’arte, quanto la nostra capacità di sovvertire le gerarchie di potere esistenti. L’importanza di tale meccanismo è documentata da A Place Beyond, una scultura che raffigura una donna con il cellulare in mano, quasi mimetizzata tra la folla di visitatori di uno degli ambienti simbolo di Palazzo Vecchio, la Sala dei Gigli, a pochi passi da un capolavoro del Rinascimento come il bronzo Giuditta e Oloferne di Donatello.

UNA MOSTRA DIFFUSA TRA PALAZZO VECCHIO, PIAZZA DELLA SIGNORIA E MUSEO NOVECENTO

L’indagine artistica di Thomas Price prosegue idealmente nelle sale dell’ex convento delle Leopoldine, sede del Museo Novecento. Ad accogliere i visitatori nel chiostro rinascimentale è l’opera A Kind of Confidence, scultura in bronzo che esplora il rapporto tra forza apparente e fragilità interiore attraverso la figura di un giovane uomo elegante dall’espressione insicura. Infine, all'interno della struttura museale, sono raccolti alcuni degli ultimi lavori realizzati dallo scultore britannico, tra cui la suggestiva Untitled (Icon 6).

Realizzata in alluminio dorato attraverso il ricorso a una stampante 3D, l’opera richiama l’iconografia delle maschere funerarie egizie e greche, donando alla rappresentazione di un volto moderno la solennità di una scultura antica. Il busto invita l’osservatore a interrogarsi sul significato dell’arte, forte anche del dialogo visivo con alcune opere contemporanee della collezione permanente del museo, come il Ritratto di Emilio Jesi, opera di Antonietta Raphaël, e il Ritratto di Lamberto Vitali scolpito da Marino Marini.

[Immagine in apertura: Thomas J Price in Florence Installation View, Palazzo Vecchio Firenze (2025) ©Thomas J Price. Per gentile concessione dell'artista e Hauser & Wirth ph. Ela Bialkowska OKNO Studio]

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