Anche un'italiana tra i vincitori del World Press Photo 2025

Dalle questioni di genere a quelle legate alle migrazioni, dai conflitti alla crisi climatica: sono questi i temi chiave delle quasi 60mila immagini candidate al World Press Photo Contest 2025. Al termine di un lungo processo di selezione, la giuria della 68esima edizione del <a href="https://arte.sky.it/news/2024/world-press-photo-2024-vincitori" target="_blank">prestigioso concorso</a> ha svelato i nomi dei 42 vincitori di quest’anno. In attesa del 17 aprile, quando saranno annunciate ufficialmente la World Press Photo of the Year e le altre due finaliste, questa edizione del prestigioso premio si distingue già per alcune importanti novità, incluso l'incremento dei progetti premiati nelle tre categorie valide per ciascuna delle sei regioni geografiche interessate.
Tra le fotografie sottoposte nel corso dell’ultimo anno all’attenzione della giuria spiccano le immagini di proteste di piazza, i ritratti inediti di figure politiche e le testimonianze delle terribili conseguenze di conflitti e disastri ambientali in tutto il Pianeta. Le immagini premiate offrono così nel loro complesso una prospettiva unica su temi di fondamentale interesse, rappresentando un invito a riflettere tanto su quelle storie che hanno già smosso l’opinione pubblica, quanto su problematiche spesso invisibili o trascurate a livello mediatico.
IL PROGETTO DI CINZIA CANNERI PREMIATO AL WORLD PRESS PHOTO 2025
Nella selezione di opere premiate come perfetti esempi della forza visiva del fotogiornalismo e della fotografia documentaristica, spicca il lavoro dell’italiana <a href="https://arte.sky.it/video/cinzia-canneri-xposure-festival-990894" target="_blank">Cinzia Canneri</a>, autrice del reportage Women’s Bodies as Battlefields (I Corpi delle Donne come Campi di Battaglia), che è stato riconosciuto come il miglior Long-Term Project per la regione africana. Impegnata da anni a documentare attraverso il suo obiettivo questioni sociali di grande attualità, la fotoreporter toscana lavora dal 2017 a un progetto fotografico centrato sulle violenze subite dalle donne in Eritrea e nella regione del Corno d’Africa, un’area sconvolta da numerosi conflitti.
L'inclusione del lavoro di Canneri tra i vincitori conferma l'impegno del World Press Photo nel dare visibilità a progetti fotografici focalizzati su importanti questioni sociali e umanitarie, in particolar modo nell’ambito di una categoria come quella dei Long-Term Projects, ideata per riconoscere l'operato dei reporter che dedicano talvolta anni di lavoro a sviluppare narrazioni fotografiche complesse e approfondite.
MIGRAZIONI E CONFLITTI TRA I TEMI CHIAVE DEL PREMIO FOTOGRAFICO
Inserita nel contesto delle celebrazioni per il 70esimo anniversario del World Press Photo, l’edizione 2025 dell’ambito riconoscimento ha visto crescere il numero di progetti presentati e di fotografi premiati dalle giurie regionali. Si tratta di un cambiamento considerato necessario per riflettere al meglio la diversità e la complessità dei tanti progetti fotografici. Inoltre quest’anno, per la prima volta, ben venti dei 42 fotografi premiati sono “locals”, ossia provenienti dalla stessa area geografica in cui le loro storie sono state realizzate.
Agli autori dei progetti vincitori sarà ora riconosciuto un premio in denaro, oltre alla partecipazione alla <a href="https://arte.sky.it/news/2024/mostra-fotografica-world-press-photo-bologna" target="_blank">mostra itinerante</a> World Press Photo Exhibition 2025, che inaugurerà il 18 aprile presso la <a href="https://arte.sky.it/archivio/2016/11/mostra-marilyn-monroe-nieuwe-kerk-amsterdam" target="_blank">Nieuwe Kerk</a> di Amsterdam, per poi toccare 80 città in 30 Paesi diversi nel corso dei prossimi mesi.
[Immagine in apertura: Women's Bodies as Battlefields © Cinzia Canneri, Association Camille Lepage]

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Tracciano una panoramica sullo stato dell’arte fotografica italiana le otto puntate di Le Fotografe, in onda su Sky Arte domenica 30 marzo. Sono dedicate alle artiste impegnate a raccontare per immagini il complesso universo del femminile contemporaneo.
Diretta da Francesco G. Raganato, la prima stagione del <a href="https://arte.sky.it/news/2023/le-fotografe-programmi-tv-3-novembre">programma</a> intreccia i percorsi artistici e personali di alcune tra le principali esponenti della fotografia italiana, soffermandosi in ogni episodio su un tema specifico, riletto attraverso gli occhi di una tra le otto protagoniste. Dall’amore alla consapevolezza della propria identità fisica, dalla sessualità al ruolo della donna nella società attuale: un ampio spettro di questioni affrontate seguendo il filo conduttore della fotografia come strumento di indagine ed espressione artistica.
La prima puntata, in onda alle ore 21:15, si intitola Una questione personale. La protagonista è Guia Besana, <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/12/mostra-fotografia-fondazione-bevilacqua-la-masa-venezia">ritrattista</a> apprezzata per l’approccio narrativo delle sue immagini, che spesso ricreano davanti agli occhi dell’osservatore una situazione difficile e al tempo stesso abituale per le donne contemporanee.
Si intitola Un ritratto in due il secondo episodio della serata, in onda alle ore 21:50. Sotto i riflettori si trovano gli scatti di Ilaria Magliocchetti Lombi, che vanta anni di esperienza come fotografa musicale, abile nel catturare tutta l’energia trasmessa dagli artisti che si esibiscono sul palco.
Sono invece le aspirazioni, le incertezze e le identità delle giovani donne il soggetto privilegiato delle fotografie di Sara Lorusso, trentenne ritrattista emiliana a cui è dedicata la terza puntata: Sul mio corpo, in onda alle ore 22:25.
Il quarto episodio della serata, in onda alle ore 23:00, si intitola Fantagirl, come il nome della comunity al femminile fondata da Carolina Amoretti. La fotografa ligure da anni dedica il suo lavoro alla promozione attiva dell’accettazione di sé nonché alla la body positivity.
La puntata Una stanza tutta per sé, in onda alle ore 23:35, è dedicata alle immagini intime e personali scattate da Maria Clara Macrì. L’artista, per il suo progetto fotografico, ha incontrato donne e ragazze di tutto il mondo, ritraendole all’interno delle loro stanze.
Roselena Ramistella è al centro del sesto episodio, in onda alle ore 00:10, che si intitola L’isola delle femmine. Fotografa gelese, classe ’82, Ramistella celebra attraverso i suoi scatti la fiera unicità delle donne siciliane, spesso ritratte a dorso di mulo.
Nel corso della settima puntata, in onda alle ore 00:45 e intitolata Intimità, l’attenzione converge sull’opera di Zoe Natale Mannella. La giovane fotografa di moda è autrice di scatti che catturano momenti di amicizia e quotidianità tra ragazze sue coetanee.
L’ultimo appuntamento della serie, in onda alle ore 01:20, è dedicato a Simona Ghizzoni, <a href="https://arte.sky.it/news/2024/ragusa-foto-festival-2024">fotografa</a> e attivista classe 1977. Il documentario, intitolato Tutto parla di te, racconta il suo percorso artistico centrato su problematiche di stretta attualità, come i disturbi alimentari e la violenza di genere, trattate con grande delicatezza attraverso la tecnica fotografica dell’autoritratto.

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