L'arte contemporanea in pista sul tetto del Lingotto a Torino
ARTE
Quattro nuove installazioni site specific arricchiscono il progetto artistico ospitato dall’ex pista di collaudo Fiat sul tetto del Lingotto a Torino. Opere che entrano in dialogo con lo storico spazio industriale e offrono una serie di riflessioni sul tempo presente.
Durante l'Art Week e il fine settimana di Artissima, Torino dà
il benvenuto ai visitatori che accorrono per godersi l'unica fiera italiana esclusivamente dedicata all'arte
contemporanea. La Pinacoteca Agnelli accoglie il pubblico con una
serie di novità, a partire dalle new entry che arricchiscono Pista 500,
l’iniziativa curata da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti. Altre quattro
opere site specific vanno a popolare la celeberrima pista di collaudo posta
all'ultimo piano di questa vera e propria “cattedrale” dell'industria
automobilistica italiana, che qui aveva sede.
QUATTRO NUOVE OPERE PER PISTA 500 A TORINO
Liam Gillick, con la sua The hopes and dreams of the
workers as they wandered home from the bar, si inserisce in uno dei luoghi
più iconici del Lingotto: la rampa elicoidale che porta alla pista di collaudo
sul tetto. Qui Gillick ci guida in una dimensione astratta, in cui la distesa
di glitter rossi su uno dei piani della rampa allude all'evanescenza dei sogni
dei lavoratori. Loop Pool del torinese Marco Giordano è composta invece
da un poema palindromo scritto con caratteri che riprendono lo stile dei
segnali stradali e si collocano lungo la pista di collaudo, che cambia di senso
a secondo del verso di lettura, un esperimento il cui intento è già manifesto
nel titolo. La fotografa e attivista Nan Goldin è invece presente con Monopoly Game, New York, un'immagine
che raffigura una scena di tranquillità domestica, con gli astanti impegnati in
una partita di Monopoli, mettendo in luce, in maniera ironicamente giocosa, le
dinamiche del capitalismo dilagante. Ma l'installazione più spettacolare è
quella del collettivo danese SUPERFLEX, il cui titolo campeggia a caratteri
cubitali sulla sommità dell'edificio, ricordandoci che It Is Not The End Of
The World.
SIMON STARLING INCONTRA TIEPOLO
All'interno della Pinacoteca invece si può visitare, fino al
5 febbraio 2023, la seconda edizione dell'iniziativa Beyond the Collection
dal titolo Tiepolo x Starling, in cui si mette in relazione uno dei
venticinque capolavori della raccolta con un intervento contemporaneo. L'opera di quest'anno, Alabardiere in un paesaggio di
Tiepolo, inclusa nella collezione permanente della Pinacoteca, viene
ricongiunta virtualmente alla sua parte mancante da cui fu separata, Il ritrovamento
di Mosè oggi alla Scottish National Gallery di Edimburgo. A dare forma a questo
progetto è l’artista contemporaneo Simon Starling, anche autore della scultura
raffigurante l’alabardiere esposta fra le sale che ospitano la raccolta
permanente. Un’occasione per generare un dialogo inaspettato fra un capolavoro
di ieri e l’energia creativa del presente.[Immagine in apertura: SUPERFLEX, It Is Not The End Of The World. Photo Sebastiano Pellion di Persano. Credit Installation view Pinacoteca Agnelli Torino]