Tra il 1991 e il 2009, il fotografo milanese raggiunse la capitale libanese per documentare la fine della guerra civile e la fase successiva di ricostruzione della città devastata dal conflitto. Oggi i suoi scatti vanno in mostra nelle Sale d'Arte di Alessandria.

Nel corso della sua carriera, Gabriele Basilico partecipò a quattro missioni fotografiche a Beirut per documentare, prima, la guerra civile che da anni devastava il Libano e poi il processo di ricostruzione della capitale. A partire dal prossimo 16 giugno, i reportage del fotografo milanese troveranno spazio per la prima volta nelle Sale d'Arte di Alessandria in occasione della mostra GABRIELE BASILICO/Ritorni a Beirut_Back to Beirut. Curata da Giovanna Calvenzi e Christian Caujolle, l'esposizione, visitabile dal 16 giugno al 1° ottobre prossimi, ripercorrerà le missioni libanesi del fotoreporter attraverso una serie di scatti in bianco e nero, esplorando il linguaggio di uno dei fotografi più influenti del Novecento.LA MOSTRA SU GABRIELE BASILICO AD ALESSANDRIA L'esposizione raccoglie le immagini che Basilico realizzò durante le missioni in Libano tra il 1991 e il 2011. Il fotografo milanese, coinvolto in un progetto documentario dedicato a Beirut, che lo vide protagonista insieme a René Burri, Raymond Depardon, Fouad Elkoury, Robert Frank e Josef Koudelka, partì per la prima volta con l'obiettivo di raccontare la città straziata da una logorante guerra civile durata quindici anni. Nel 2003 ricevette la proposta, da parte di Stefano Boeri, allora direttore di Domus, di immortalare la ricostruzione della città traendo spunto dagli scatti del 1991, e, nel 2008, tornò nuovamente nella capitale per presentare una mostra al Planet Discovery Center. In quella occasione Basilico non rinunciò a fotografare, restituendo così un prezioso ritratto di una Beirut che cercava di risollevarsi dopo le vicende belliche. L'anno successivo la Fondazione Hariri lanciò una nuova missione a Beirut con lo scopo di creare un archivio visivo capace di testimoniare lo sviluppo urbano della città.IL FOTOGRAFO GABRIELE BASILICO Nato a Milano nel 1944, Gabriele Basilico studiò architettura e si avvicinò al medium fotografico intorno agli anni Sessanta, prediligendo fin da subito la fotografia di indagine sociale. Dopo la prima mostra nel 1970 incentrata sul processo di trasformazione di Glasgow, l'artista lavorò al censimento delle realtà industriali milanesi e, successivamente, partecipò alla Mission Photographique de la D.A.T.A.R.. Al centro della sua produzione fotografica spiccano, oltre ai celebri reportage da Beirut, anche la campagna fotografica sulla Silicon Valley, il lavoro su Roma e il reportage dedicato a Mosca. [Immagine in apertura: © Gabriele Basilico | Beirut 2011]
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