Odissea nell'arte e nell'inconscio di uno dei grandi rappresentanti del Simbolismo e dell’Espressionismo in pittura, la mostra-evento a Sesto San Giovanni sfrutta la tecnologia immersiva per consentire ai visitatori di “vivere” le opere di Edvard Munch in un modo mai sperimentato prima.

Fin dai suoi esordi, il grande artista norvegese Edvard Munch amava definirsi “pittore dell’anima”, a testimonianza dell’influenza esercitata dall’inconscio sulla sua arte. Fedele a tale descrizione, la nuova mostra Munch Immersive condurrà, a partire dal prossimo 29 maggio, gli spettatori a stretto contatto con lo spirito profondo delle opere del pittore norvegese, facendo ricorso ai moderni strumenti del videomapping, della realtà virtuale interattiva e dell’intelligenza artificiale. Articolata in cinque diverse aree tematiche, ognuna delle quali offre un'esperienza unica e profonda, l’esposizione presso il NEXT Museum di Sesto San Giovanni, a Milano, si propone di rendere il visitatore parte integrante delle opere d'arte che si animano e vivono intorno a lui.UN PERCORSO VIRTUALE NELLE TELE DI MUNCHLa puntuale introduzione alla vita dell’artista, posta in apertura di mostra, ripercorre sotto forma di linea temporale i principali eventi della sua biografia, partendo da una giovinezza che, segnata dalla malattia e dal lutto, racchiudeva in nuce tutti i temi fondamentali della sua poetica. Il percorso immersivo si snoda lungo un corridoio illuminato dalla riproduzione in veloce successione di alcuni degli oltre diecimila quadri realizzati da Munch, che conduce i visitatori verso l’area espositiva principale. Qui la realtà fisica cede il passo a un’immersione profonda nella mente dell’artista: all’interno di uno spazio di trecento metri quadri, le paure e le ansie rappresentate nelle opere di Munch si materializzano in ombre, colori e forme in movimento, grazie a un’installazione in videomapping che avvolge completamente i visitatori, rendendoli parte integrante dei suoi dipinti.TECNOLOGIA E INTERATTIVITÀ AL SERVIZIO DELL’ARTEGrazie alla fusione in un’unica video-installazione delle principali opere dell’artista norvegese, fra cui Il bacio, Vampiro, Malinconia e la sua tela indiscutibilmente più celebre, L’urlo, il percorso espositivo prepara gli spettatori al passaggio nella successiva sala didattica: all’interno di questo spazio è la realtà virtuale a mettere in relazione l’arte di Munch con le emozioni dei visitatori, lette e reinterpretate da un sofisticato sistema di intelligenza artificiale. Grazie anche al costante sottofondo di musica classica, l'allestimento curato da Alta Classe LAB e MORGHI.AI rende Munch Immersive una mostra unica, che promette di creare un legame irripetibile fra le opere senza tempo di Edvard Munch e le emozioni dei visitatori.[Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Munch Immersive al NEXT Museum di Sesto S. Giovanni, Milano. Credit Alta Classe LAB / Fever]
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