Il graphic novel sul maestro del brivido Alfred Hitchcock
LETTERATURA
Chi era davvero Alfred Hitchcock, e come arrivò a conquistare il mondo con i suoi film? A rispondere sono Noël Simsolo e Dominique Hé, autori di un nuovo fumetto in uscita a marzo. Un libro illustrato dedicato alla vita e alla produzione cinematografica del "maestro del brivido".
Punto di riferimento assoluto per
intere generazioni di cineasti, Alfred Hitchcock deve la sua
popolarità a una manciata di film che gli hanno conferito il titolo
di “maestro del brivido”. Psycho, Gli uccelli, La
donna che visse due volte e Intrigo internazionale sono
solo alcuni di questi. Si tratta di capolavori thriller realizzati
per lo più tra gli anni Cinquanta e Sessanta: film di fronte ai
quali lo spettatore è posto in uno stato di ansiosa attesa, in
bilico tra la consapevolezza di un pericolo imminente e l'assenza di
certezze sulle reazioni dei personaggi.
Scomparso il 29 aprile 1980, il regista
britannico sarà presto al centro di un fumetto biografico. Un libro
illustrato dedicato alla vita privata e alla personalità di questo
maestro della macchina da presa.
IL FUMETTO SU ALFRED HITCHCOCK
A portarlo sugli scaffali sarà NMB
Graphic Novel, la casa editrice americana già nota per la produzione
di fumetti dedicati ai miti del cinema e della musica (dal volume sul “profeta” del reggae Bob Marley a quello in omaggio
all’avventura discografica dei Beatles). Autori del libro sono
invece Noël Simsolo e Dominique Hé, che hanno unito le forze con un
obiettivo ben preciso: condurre i lettori “dietro le quinte”
della vita (semplice e straordinaria) del grande filmmaker.
ALFRED HITCHCOCK OLTRE LA MACCHINA DA
PRESA
In uscita a marzo, Alfred Hitchcock.
Master of Suspense (nell’immagine in apertura un dettaglio
della copertina) racconta per la prima volta, attraverso l'unione di
parole e disegni, la lunghissima carriera dell'autore londinese,
puntando in particolare i riflettori sugli episodi biografici e
professionali che più hanno contribuito ad accrescerne la fama:
dalla nascita in Inghilterra nel 1899 (terzo figlio di una famiglia
di stampo fortemente cattolico) all'amore giovanile per il teatro e la
recitazione; dagli studi presso il Saint Ignatius College di Londra al debutto
nel mondo del cinema – prima come disegnatore di didascalie presso la Famous Players-Lasky-Studios, poi come regista
indipendente (l'esordio dietro la macchina da presa risale al 1925,
con il film muto Il labirinto delle passioni).
E poi ancora l'incontro sul set con
Alma Reville, la donna che gli starà accanto per tutto il resto
della vita, e la conquista di Hollywood, segnata dall'ultimissimo
Complotto di famiglia (la pellicola diretta nel 1976, pochi
anni prima della scomparsa). Un'escursione a colori nella vita di
una delle figure più influenti e popolari del cinema del Novecento.