Il fumetto che racconta il furto della Gioconda dal Louvre
LETTERATURA
Nasceva e moriva oggi (8 ottobre) Vincenzo Peruggia, l'imbianchino italiano divenuto famoso per aver trafugato la 'Gioconda' di Leonardo da Vinci dalle sale del Louvre nel 1911. Un nuovo fumetto racconta la sua bizzarra avventura.
Ci sono opere d'arte che
nascondono storie straordinarie, che certamente nel corso dei secoli
hanno contribuito ad accrescerne la fama. La Gioconda di
Leonardo da Vinci è certamente tra queste. Capolavoro assoluto del
Rinascimento italiano, il dipinto (realizzato dal genio toscano nei
primi del 1500) fu nel 1911 protagonista di un incredibile furto: un
colpo che ancora oggi viene raccontato con toni persino divertiti,
visti i bizzarri personaggi e le motivazioni dietro l'evento.
A ripercorrere la storia è
ora un nuovo fumetto, da pochi giorni in libreria per Feltrinelli
Comics. Si intitola Per amore
di Monna Lisa. Il più grande furto del XX secolo, e nasce dalla
felice sinergia tra il giornalista e scrittore Marco Rizzo e il
disegnatore Lelio Bonaccorso (fumettista già noto per le sue
collaborazioni con Marcel, DC Comics e Sergio Bonelli Editore).
LA TRAMA DEL FUMETTO
È la mattina del 22 agosto 1911 quando
il pittore francese Louis Béroud si reca al Museo del Louvre di
Parigi, chiuso al pubblico come ogni lunedì, per svolgere il suo
lavoro da copista. Una volta giunto di fronte alla postazione della
Gioconda, l'uomo si accorge che il quando non è appeso alla
parete. Scattano da lì una serie di ricerche, prima interne al
palazzo, poi esterne. La voce si diffonde in città, in poche ore la
notizia diventa un caso nazionale (come dimostra l'articolo
pubblicato su Le Figaro nell’edizione del 23 agosto). Chi è
stato a sottrarre il quadro dal muro? E dove si trova ora il celebre
dipinto, fiore all'occhiello del museo parigino?
Sono tante le persone che passano
davanti alle scrivanie della polizia francese: da Guillaume
Apollinaire e Pablo Picasso (tra i principali sospettati viste le
loro “megalomanie” da artisti) all'allora direttore
dell'istituzione Théophile Homolle, travolto dallo scandalo e
costretto a dimettersi. Mai nessuno avrebbero però pensato che
l'opera potesse trovarsi nella misera casa di un imbianchino
italiano, Vincenzo Peruggia, dipendente del Louvre con un sogno nel
cuore: restituire all’Italia quel capolavoro che pensava ci fosse
stato rubato da Napoleone.
IL FUMETTO SUL FURTO DELLA GIOCONDA
Ripercorrendo con ritmo incalzante gli
eventi legati alla vicenda, e riportandoli sulla pagina con un
disegno dinamico e coinvolgente, il graphic novel di Rizzo e
Bonaccorso (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina)
racconta per la prima volta con il disegno quello che fu definito
come “il più grande furto del secolo”, mescolando con maestria
elementi reali (l'opera venne ritrovata solo due anni dopo a Firenze)
e fittizi (su tutti il simpatico Jacques, l'immigrato di colore
“spalla” di Peruggia nelle prime pagine del libro).
LE PAROLE DEGLI AUTORI
“Nelle pieghe della storia si
nascondono spesso avvenimenti che potrebbero sembrare frutto della
fantasia di un romanziere – o di un fumettista. Ci piacerebbe
assumerci il merito dell’invenzione di tutte le peripezie di
Vincenzo Peruggia, ma questo racconto è ispirato a un pezzetto poco
noto, per quanto eccezionale, della storia europea. Ebbene sì: nel
1911 un immigrato italiano residente in Francia, impiegato come
operaio al Louvre, rubò un quadro allora meno celebre di oggi, la
'Gioconda' di Leonardo da Vinci. Lo nascose sotto il letto per oltre
due anni, beffando le autorità, finché non cercò di venderlo e
riportarlo in Italia, dove venne infine scoperto”, scrivono gli
autori nella postfazione al volume.
“Davvero Peruggia era convinto di
'raddrizzare un torto', ignorando che la Gioconda fosse stata portata
in Francia da Leonardo stesso? Oppure voleva semplicemente speculare
sul furto, visti i successivi tentativi di vendita confermati da
diverse testimonianze susseguitesi negli anni? Noi abbiamo pensato a
un’ossessione non del tutto lucida, e abbiamo trasformato Peruggia
in una vittima in cerca di riscatto”.
A un secolo di distanza da quella incredibile storia, il furto
della Gioconda è ancora raccontato con stupore. Oggi, 8
ottobre, giorno che segna l'anniversario di nascita e di morte del
ladro italiano, vi consigliamo di fare vostra una copia del libro e
ripercorrere la sua bizzarra avventura.