Mentre in Italia si susseguono mostre ed eventi legati al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, un nuovo fumetto ripercorre le ultime ore di vita del poeta e regista. Protagonista assoluto della cultura italiana del Novecento, il letterato fu assassinato alle porte di Roma il 2 novembre 1975.

“La sua fine è stata al tempo stesso simile alla sua opera e dissimile da lui. Simile perché egli ne aveva già descritto, nella sua opera, le modalità squallide e atroci; dissimile perché egli non era uno dei suoi personaggi, bensì una figura centrale della nostra cultura, un poeta che aveva segnato un'epoca, un regista geniale, un saggista inesauribile”. Così Alberto Moravia raccontava la morte di Pier Paolo Pasolini, brutalmente assassinato il 2 novembre 1975. Una morte su cui ancora campeggiano ombre ingombranti: quali furono i moventi dell'omicidio? Quali le ragioni del drammatico evento che concluse l'esperienza terrena del grande intellettuale? Queste domande, in larga parte ancora oggi senza risposta, risuonano tra le pagine di un nuovo fumetto, recentemente portato sugli scaffali da BeccoGiallo. Si tratta de Il delitto Pasolini, il graphic novel di Gianluca Maconi che ripercorre le ultime ore di vita del poeta e regista (ricordato quest'anno nel centenario della nascita). IL DELITTO PASOLINI Siamo a Roma. È il 1° novembre del 1975. Una giornata come tante, per Pier Paolo Pasolini. Eppure una giornata che si concluderà nella maniera più tragica e inaspettata. Nel corso della mattina il regista (che ha da poco concluso il capolavoro Salò o le 120 giornate di Sodoma) legge, riordina i suoi documenti, prende qualche appunto per i nuovi progetti in lavorazione. A pranzo incontra l’attrice Laura Betti, che cerca di convincerlo ad andare al cinema, più tardi, in compagnia di un amico. Per la serata, invece, Pasolini ha in programma una cena con Ninetto Davoli nel quartiere San Lorenzo. Dopo aver mangiato i due si salutano: ed è a questo punto che inizia la triste sequela di eventi che avrebbe portato alla scomparsa dell'autore bolognese. IL FUMETTO DI GIANLUCA MACONI Restituendo il clima di tensione politica e sociale di quegli anni, e nondimeno conservando i tanti misteri che ancora oggi regnano sulla morte di Pasolini, il fumetto si sofferma sulle ore notturne di quella giornata fatale. C'è l'incontro con Pino Pelosi (il ragazzo di borgata successivamente accusato di omicidio), il giro in macchina sulla spiaggia dell'Idroscalo di Ostia, e certamente la violenta aggressione subita e che porterà Pasolini alla morte. Il tutto disegnato e raccontato da Maconi con illustrazioni in bianco e nero che sembrano fotogrammi di un film anni Settanta. I DUBBI LEGATI ALLA MORTE DI PASOLINI “Come in troppe vicende che hanno segnato la storia d'Italia in quegli anni, le sentenze sulla morte di Pasolini lasciano inquietanti zone d'ombra”, dichiara Francesco Barilli in uno degli approfondimenti alla fine del volume. “Il movente del delitto, l'eventuale partecipazione di altre persone all'agguato, l'esistenza di uno o più mandanti, nell'ipotesi in cui l'omicidio del poeta sia stato eseguito su premeditata commissione”. Un film, dicevamo, il cui finale resta ancora oggi avvolto dai dubbi. [Immagine in apertura: una tavola tratta da Il delitto Pasolini di Gianluca Maconi (BeccoGiallo, 2022)]
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