Una pagina fondamentale, a cavallo tra arte e design, viene raccontata da un nuovo fumetto edito da 24 Ore Cultura: è quella di William Morris, fondatore del movimento Arts and Craft e promotore controcorrente di un ritorno all’artigianato.

Metà dell’Ottocento, piena rivoluzione industriale: Londra – che si è espansa tanto da diventare una città globale, la più grande del mondo – è forse uno dei luoghi più incredibili in cui dare sfogo alla propria creatività. Il fermento economico, commerciale e culturale sta vivendo una crescita senza precedenti; l'umanità assiste alla nascita dell’era moderna. Ed è proprio in questo contesto che opera l’artista e designer William Morris, protagonista di un nuovo graphic novel.IL FUMETTO DEDICATO A WILLIAM MORRIS Esce in libreria William Morris. Alla ricerca della bellezza perduta (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina), pubblicato da 24 Ore Cultura.  Uomo di larghe vedute, Morris lottava per politiche del lavoro più eque, per salari adeguati e per la tutela degli operai, ma anche per l’emancipazione femminile e, inoltre, esortava i consumatori all’autoproduzione. Animata dalle illustrazioni di Pia Valentini e Giancarlo Ascari, la storia dell’artista viene ripercorsa fedelmente: dalla fondazione del celebre movimento Arts and Crafts, fino ai suoi ideali politici di socialista utopista. L'ARTE E IL DESIGN DI WILLIAM MORRISReagendo all’incalzante rivoluzione industriale, Morris promosse con dedizione il ritorno all’artigianato e al lavoro manuale, e conferì agli artigiani il riconoscimento di artisti, anticipando di secoli il concetto di “pensa globalmente, compra localmente”. Come racconta nel fumetto il personaggio di Oscar Wilde – che fu introdotto negli ambienti socialisti dall'artista –, “William Morris una volta mi ha detto: 'lo ho cercato di fare di ogni mio lavoratore un artista, e quando dico un artista, intendo un uomo’.”
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