Il fumetto sulla poetessa Wisława Szymborska
LETTERATURA
Poetessa tra le più amate della letteratura europea, e vincitrice del Premio Nobel nel 1996, Wisława Szymborska è raccontata in un fumetto che ne esalta il percorso di donna e scrittrice. Un libro scritto e disegnato da Alice Milani.
Al momento dell'assegnazione del Premio
Nobel per la Letteratura, nel 1996, quello di Wisława Szymborska è
un nome che suona sconosciuto alla maggior parte degli italiani. E
non c'è da stupirsi: sono infatti pochissime le copie dei libri
della poetessa conservati sugli scaffali delle nostre librerie in
quegli anni. L'unica raccolta di versi è Gente sul ponte,
edita da Scheiwiller. Per il resto la produzione di questa autrice
dal nome impronunciabile risulta estranea anche agli appassionati di
letteratura più audaci.
Le sorti della Szymborska cambiano
radicalmente proprio con la conquista del celebre riconoscimento
culturale. L'assegnazione del Nobel stravolge infatti il destino dell'autrice
(allora 73enne), che da quel momento in poi diventa non soltanto
popolare, ma anche amata nel nostro Paese. Le sue opere vengono
tradotte, stampate e ristampate di continuo, comparendo persino in
riviste, canzoni e trasmissioni televisive di quegli anni. Un
successo, peraltro, ricambiato dalla stessa scrittrice, che proprio con
l'Italia instaurerà un rapporto di reciproco affetto.
LA VITA
DI WISŁAWA SZYMBORSKA A FUMETTI
A raccontare la vita della poetessa
polacca (nata nel 1923 e scomparsa nel 2012) è ora Alice Milani, la fumettista
già nota per la sua biografia illustrata dedicata alla scienziata
Marie Curie. Succede nel libro Wisława Szymborska. Si dà il
caso che io sia qui: un viaggio illustrato nel percorso
esistenziale e professionale di questa grande penna del Novecento
europeo.
Pubblicato originariamente nel 2015 da BeccoGiallo, e
ora ristampato in una nuova edizione, il graphic novel ripercorre e
reinterpreta, attraverso i pastelli dell'autrice, i principali episodi
biografici della protagonista: il trasferimento a Cracovia negli anni
Trenta, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e l'occupazione
tedesca della Polonia, il lavoro presso le ferrovie (grazie al quale
riuscì a evitare la deportazione), gli studi in letteratura e
sociologia e i rapporti affettivi con i poeti Adam Włodek e Kornel
Filipowicz. A fare capolino tra le pagine del volume sono ovviamente
le parole, quelle scritte dalla Szymborska, ma anche i suoi collage,
intimi e giocosi.
LE PAROLE DI ALICE MILANI
“L'idea
di un libro su Wisława Szymborska è stata dell'editore, che vedendo
i miei disegni ha intravisto una certa assonanza con le sue poesie”,
ha commentato Alice Milani. “La cosa che più mi è rimasta
impressa della sua persona è la normalità della sua vita, che non è
stata poi così incredibile e movimentata, né ricca di colpi di
scena. Però è stata una vita durante la quale non ha mai smesso di
scrivere. Questo è stato quello che ho cercato di rendere,
disegnando la vita della Szymborska”.