Con la conclusione della ristrutturazione della Gipsoteca, alla Galleria dell’Accademia di Firenze si chiudono gli interventi di rinnovo condotti negli ultimi anni. Tante novità attendono i visitatori della sede museale che costudisce il David di Michelangelo, fra impianti di illuminazione di ultima generazione e nuove identità cromatiche delle sale espositive.

"La riapertura della Gipsoteca è un passo importante del percorso intrapreso sin dal 2016 per portare nel ventunesimo secolo la Galleria dell’Accademia di Firenze, uno dei più importanti e visitati musei statali italiani". Con queste parole il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha commentato l'ultimo tassello del lungo intervento di ristrutturazione che ha interessato varie aree della sede museale, situata nel cuore del capoluogo toscano. Lavori che hanno avuto per oggetto l’intero edificio e che, come aggiunto dal Ministro, "hanno permesso significative innovazioni negli impianti, rendendo moderno, senza snaturarlo, un museo concepito nella seconda metà dell’Ottocento”. Negli ultimi spazi rinnovati è esposta una collezione di oltre 400 opere in gesso: si tratta di busti, bassorilievi, sculture monumentali e modelli originali in gran parte realizzati dallo sculture ottocentesco Lorenzo Bartolini. Alla sua morte, lo Stato italiano acquisì questa raccolta che trovò sede nella Galleria dopo l’alluvione del 1966. NELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE RIAPRE LA GIPSPOTECA Con la restituzione alla pubblica fruizione di questo gioiello, la Galleria dell’Accademia di Firenze intraprende definitivamente una nuova fase della propria storia. La Gipsoteca occupa un monumentale salone ottocentesco, in passato parte dell'antico ospedale di San Matteo. In questo spazio sono stati condotti lavori di portata statico-strutturale, che hanno comportato la chiusura di varie finestre, cui vanno sommati interventi agli impianti di climatizzazione, illuminazione ed elettrico. A balzare agli occhi è il colore azzurro polvere assegnato alle pareti, che dona all'insieme una nuova identità. Il rinnovamento della Gipsoteca, oltre al riallestimento delle opere, ha previsto la revisione conservativa, la spolveratura e la campagna fotografica di ogni pezzo. "I gessi, restaurati e ripuliti, sono esaltati dal leggero azzurro polvere delle pareti, tanto da sembrare vivi, con le loro vite, i loro racconti", ha precisato Cecilie Hollberg, che dirige il museo fiorentino. IL NUOVO ASPETTO DELLA GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE Più in generale a essere concluso è un articolato cantiere: intrapreso nel 2016, con gli studi sull'immobile e la produzione di documentazioni e planimetrie laddove mancanti, ha riguardato 3000 metri quadrati del museo. Oltre alle azioni messe a punto sul fronte del consolidamento della struttura, laddove necessario, sui percorsi e sugli allestimenti, la Galleria dell'Accademia dispone ora – per la prima volta – di un impianto di climatizzazione, funzionante in ogni sala, e di luci LED di ultima generazione, in grado di contribuire all'efficientamento energetico. Mostrano un aspetto rinnovato, fra le altre, le sale dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento, la sezione dedicata alla pittura fiorentina del Quattrocento e del primo Cinquecento e la Sala del Colosso, che contribuiscono a rivelare la ricchezza e il prestigio, oltre il celeberrimo David, del museo fiorentino. [Immagine in apertura: Galleria dell'Accademia di Firenze, Luci sul David. Photo Guido Cozzi]
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