Klimt & Schiele – Eros e psiche 

Lunedì 6 febbraio – dalle ore 21:15

Lunedì 6 febbraio, a 105 anni dalla scomparsa di Gustav Klimt, Sky Arte dedica al celebre artista una speciale serata. Si inizia con Klimt & Schiele – Eros e psiche, la pellicola scritta da Arianna Marelli e diretta da Michele Mally che ricostruisce, grazie alla voce narrante dell’attore Lorenzo Richelmy, un’epoca di grande vigore per l’arte austriaca e le vicende di due degli autori che ne furono protagonisti. Scomparsi entrambi nel 1918, quando ormai l’impero austro-ungarico si apprestava alla disgregazione, Klimt e Schiele vengono raccontati mediante i capolavori che li hanno resi così noti su scala globale. Il pubblico potrà quindi addentrarsi tra le sale dell’Albertina, del Belvedere, del Kunsthistorisches Museum, del Leopold Museum, del Sigmund Freud Museum e del Wien Museum, riportando in vita l’atmosfera della Vienna conosciuta dai due artisti. Nonostante le vicissitudini biografiche, entrambi furono testimoni di un “momento magico” per arte, letteratura e musica; una fase nel corso della quale nuove idee iniziarono a circolare, caratterizzata della diffusione delle conoscenze di Freud sui moti della psiche, contenute nel celeberrimo L’interpretazione dei sogni, e dall’avvio delle rivendicazioni femminili per la parità dei sessi. Molte le voci che accompagneranno gli spettatori in questo viaggio nel tempo e nella storia dell’arte e della società europea, con una pluralità di contributi specialistici scelti per ricostruire con esattezza la scena viennese tra Ottocento e Novecento. A prendere la parola saranno importanti studiosi internazionali: dal Nobel per la medicina e neuroscienziato Eric Kandel, che svelerà le connessioni tra inconscio, mente e creatività, agli storici dell’arte Alfred Weidinger e Jane Kallir, che racconteranno Klimt, Schiele e gli autori coevi, ponendo l’accento sull’attualità della loro produzione. A seguire, l’episodio della serie Il mistero dei capolavori perduti intitolato Klimt e il Terzo Reich punterà lo sguardo sul dipinto Medicina di Gustav Klimt, commissionato per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna. La sua presentazione nel 1901, però, causò un’immediata indignazione e vide l’ateneo respingere il quadro. Quando i funzionari andarono a ritirare il dipinto, Klimt li minacciò con un fucile, restituendo l’intera somma che aveva ricevuto per il lavoro. Venduto infine a un suo facoltoso amico pittore, Medicina fu però confiscato dai nazisti all’inizio della guerra. Dapprima fu esposto al pubblico, ma nel 1943 fu trasferito in un remoto castello austriaco con lo scopo di proteggerlo dai bombardamenti. L’ultima notte della guerra, in Austria, un gruppo di ufficiali delle SS decise di sostare nel castello. Dopo aver organizzato un'orgia sullo sfondo dei dipinti di Klimt, la mattina seguente, ritenendo i dipinti troppo belli per finire nelle mani del nemico, gli ufficiali fecero saltare in aria il castello con dell'esplosivo, distruggendo anche le opere di Klimt custodite al suo interno. Chiude la serata l’episodio di Relazioni pericolose, la serie che ripercorre i legami tra i grandi nomi della creatività in diversi contesti storici e culturali. Stavolta lo sguardo è rivolto alla storia d’amore fra Emilie Flöge e Gustav Klimt nella cornice viennese di fine Ottocento. Artista che trasse la sua materia prima dal mondo dell’alchimia e da un set di colori magistrali, Gustav Klimt trovò in Emilie Flöge una musa e una interlocutrice eccezionale. Emilie Flöge seppe rivoluzionare i dettami della moda, introducendo alcune novità stilistiche destinate a fare epoca, influenzando intere generazioni di couturier.
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