Fu Condé Nast a scoprire, nel 1929, Lee Miller; in maniera del tutto casuale. All'epoca 19enne, la donna passeggiava per le strade di Manhattan, quando un'auto le sfrecciò di fianco rischiando di investirla; l'incidente fu evitato da un passante, che la trattenne scongiurando il tragico epilogo. Quel passante era, appunto, l'editore di Vanity Fair e Vogue, che rimase folgorato dal portamento della ragazza, proponendole un contratto da fotomodella. Da lì la carriera della Miller sarebbe partita, segnando l'inizio di una delle parabole creative più intense e sfaccettate del secolo scorso.

LA VITA FUORI DAGLI SCHEMI DI LEE MILLER

Artista dalla sensibilità unica e musa ispiratrice di tanti protagonisti del Novecento, Lee Miller si misurò infatti con ambiti differenti, rappresentando in ognuno di essi un esempio per colleghe e colleghi – aspetto certamente non secondario in una società come quella degli anni Venti e Trenta, a stampo prettamente maschile.

Nota ai più per la sua relazione d’amore con Man Ray – per il quale posò in scatti tra i più rappresentativi del periodo surrealista –, la fotografa sarà presto raccontata all'interno di un nuovo volume: un viaggio nella vita e nella carriera di questa figura poliedrica e affascinante.

LE FOTOGRAFIE DI LEE MILLER

Pubblicato da L'ippocampo, Lee Miller. Fotografie farà il suo debutto sugli scaffali il prossimo maggio. Autore della pubblicazione è un cronista d'eccezione: Anthony Penrose, figlio della stessa artista e già autore della biografia Le molte vite di Lee Miller, pubblicata in Italia da Contrasto.

Sono cento gli scatti raccolti all'interno del libro, tra ritratti (come quelli a pittori, scultori, attori e personaggi di spicco della Parigi anni Trenta), reportage (memorabili i suoi racconti dal fronte per la rivista Life, durante la Seconda Guerra Mondiale) e pubblicità. Una vita eccentrica e straordinaria, quella di Lee Miller, approfondita nel libro dalla prefazione di Kate Winslet, attrice protagonista del recente film Lee, ispirato proprio alla biografia della fotografa.

[Immagine in apertura: courtesy L'ippocampo. © 2023 Lee Miller Archives, Inghilterra]