Il mondo della danza piange Carla Fracci, regina indiscussa di questa disciplina e stella della cultura performativa italiana. L'artista si è spenta all'età di 84 anni.

Leggerezza e poesia, tenacia e delicatezza. Carla Fracci era questo e molto di più, emblema della danza italiana e simbolo assoluto di questa disciplina. L’étoile della Scala è scomparsa questa mattina – 27 maggio – a Milano, in seguito alle complicazioni di un male incurabile con il quale conviveva da tempo. Combattuta con coraggio e riserbo, la malattia l'ha spenta all'età di 84 anni.Nata nel capoluogo meneghino il 20 agosto del 1936, Carla Fracci si avvicina alla danza giovanissima, su invito dei genitori. A dodici anni solca per la prima volta il palcoscenico come comparsa in La bella addormentata, insieme alla ballerina inglese Margot Fonteyn. Da quel momento in poi il percorso dell'artista prende il via, segnando una delle carriere più longeve e trionfali di sempre.CARLA FRACCI SUL PALCOSCENICONel 1955 debutta nella Cenerentola alla Scala di Milano, mentre a 22 anni, nel 1958, viene promossa prima ballerina del celebre teatro milanese, del quale rimarrà simbolo indiscusso per decenni.Tanti, tantissimi, i palchi che hanno accolto le performance della ballerina italiana: dal Royal Ballet di Londra allo Stuttgart Ballet, dal Royal Swedish Ballet di Stoccolma all'American Ballet Theatre di New York: veri e proprio templi della danza mondiale, sui quali Carla Fracci ha brillato da sola o accompagnata da partner straordinari come Erik Bruhn, Rudolf Nureyev, Gheorghe Iancu e Mikhail Baryshnikov. Tra i coreografi con i quali ha collaborato spiccano John Cranko, Ugo Dell'Ara, Lia Rodrigues e Glen Tetley.
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