In Francia, lo spazio espositivo Jeu de Paume - Tours ripercorre una delle pagine più appassionanti della storia della fotografia internazionale. Visitabile fino al 28 maggio 2023, la mostra fa luce sull'intensa e breve stagione dell'autocromia, una tecnica fotografica che per due decenni fu una vera e propria mania.

In tempi di filtri e app per la condivisione online e la modifica istantanea delle fotografie, non mancano le opportunità per indagare processi e fenomeni che hanno accompagnato l'arte fotografica durante la sua ascesa globale. Un esempio è l'appena inaugurata 1, 2, 3... COULEUR ! L'autochrome exposée, che nella sede di Tours del centro Jeu de Paume, in terra francese, sposta l'asse temporale fino al 1907. Nel giugno di quell'anno, infatti, la Société Lumière iniziò la commercializzazione del primo processo fotografico industriale a colori: l'autocromia.LA STORIA DELL'AUTOCROMIA IN MOSTRA IN FRANCIA All'epoca erano già trascorsi alcuni decenni dall'invenzione della fotografia propriamente detta: in particolare, risale al 1839 la presentazione del primo dagherrotipo. Con l'introduzione del procedimento per la fotografia a colori, l'autocromia appunto, si fece un passo in avanti, che consentì di ampliare le potenzialità espressive e comunicative delle immagini prodotte fino a quel momento. L'entusiasmo che accompagnò la nascita di questa tecnica, alla quale i Lumière avevano a lungo lavorato, contagiò anche i grandi nomi della fotografia di quel periodo. Al punto che l'autore americano Edward Steichen descrisse l'autocromia come "il più bel processo che la fotografia ci abbia mai dato per tradurre la natura". Si trattò, tuttavia, di una rivoluzione relativamente breve, destinata a cadere in disuso nell'arco di un paio di decenni, sotto il peso di alcuni limiti tecnici. Avvicinare il pubblico contemporaneo alla storia, ampia e affascinante, di quella che fu una vera "mania" è l'obiettivo della mostra a Tours, aperta fino 28 maggio 2023.OLTRE 170 ESEMPLARI DI AUTOCROMIA ESPOSTI A TOURS Come intuibile, all'intensa ma sostanzialmente breve stagione dell'autocromia corrispondono un numero circoscritto di opere, custodite in particolare da istituzioni e collezionisti "sedotti" da questa particolare tecnica. Il percorso espositivo di 1, 2, 3... COULEUR ! L'autochrome exposée riunisce 176 opere provenienti da due distinte raccolte, fra cui una quarantina di tavole originali. La diversità degli autocromi esposti documenta come a ricorrere a questo procedimento siano stati sia anonimi fotografi che autori di punta dell'epoca. In mostra è presente una selezione degli autocromi legati alla Prima Guerra Mondiale, custodita presso la Médiathèque du patrimoine et de la photographie. Gli esemplari concessi invece dalla Collezione AN, nota per la sua altissima qualità ed eterogeneità, offrono una ricognizione dei più validi e singolari esiti estetici conseguiti tramite l'autocromia. [Immagine in apertura: Anonyme, Sublime altération, s. d © Collection AN]
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