Nelle Marche un’inusuale esposizione riunisce oltre duecentotrenta copertine di vinili. Accuratamente selezionate e provenienti da una collezione privata, grazie ai contribuiti di artisti come Warhol, Mirò e Banksy invitano a riflettere sul fertile e indissolubile legame tra musica e arti visive.

Piccole opere d’arte racchiuse in un "quadrato" di 31,43 centimetri per lato: sono le copertine dei vinili che hanno fatto la storia della musica contemporanea. Memorabili, controverse, iconiche, queste immagini hanno rappresentato per decenni la perfetta fusione tra le sette note e le arti visive, divenendo in alcuni casi più celebri dei dischi al loro interno. La mostra Musica da guardare - Copertine d’autore e vinili dal 1940 a oggi, visitabile fino al 3 novembre nelle sale del seicentesco Palazzo dei Priori di Fermo, esplora questa felice unione artistica attraverso oltre 230 copertine d'autore. Sono state accuratamente selezionate dalla vasta collezione privata del curatore della rassegna, Alessandro Biocca. Tra gli artisti rappresentati sul fronte dei dischi in esposizione figurano nomi illustri, come quelli di Andy Warhol, Jeff Koons e Milo Manara, le cui opere riprodotte delineano una panoramica accurata della storia della musica e dell'arte dell'ultimo secolo.OLTRE 230 VINILI IN MOSTRA A FERMODurante l’epoca d’oro dei dischi in vinile, compresa tra la fine degli anni Quaranta e la metà degli anni Ottanta, le copertine degli LP hanno svolto un ruolo fondamentale nel comunicare l'identità e lo spirito degli album musicali. L'esposizione nel capoluogo marchigiano ripercorre le tappe fondamentali di questa vicenda artistica attraverso un percorso scandito da sette sezioni, ciascuna dedicata a un tema specifico di questa forma d’arte. Dalle opere prime alle cover censurate, passando per i generi d’arte visiva rappresentati, come fotografia, grafica, disegno e fumetto, ogni capitolo della mostra presenta un tassello fondamentale dell’evoluzione delle copertine dei dischi, riflettendo i cambiamenti culturali e tecnologici delle varie epoche. Tra le opere in esposizione spiccano i dipinti “prestati” al mondo della musica, come quelli eseguiti da Warhol, Koons e Dalí, oltre ai lavori ideati specificamente concepiti per le cover da fotografi e fumettisti di rilievo, inclusi Olivero Toscani, Robert Mapplethorpe, Luigi Ghirri, Milo Manara e Andrea Pazienza. QUANDO GLI ARTISTI “RAFFIGURANO” LA MUSICAEsplorando l’intima connessione fra arte e musica, i visitatori possono osservare un’incredibile sequenza composta dalle copertine dei vinili più rappresentativi dell’ultimo secolo di musica. Un itinerario espositivo in cui generi e stili musicali si mescolano: fianco all’altro, ad esempio, si possono trovare dischi di musicisti diversissimi come Pink Floyd, Michael Jackson, Lucio Dalla e Massive Attack. Tante anche le curiosità che la mostra svela, a partire presentate nella sezione focalizzata sugli errori di stampa, ovvero su dischi che sono entrati in commercio con refusi o sviste grafiche per poi divenire oggetti di culto per i collezionisti internazionali. Musica da guardare, curata dallo stesso Biocca e promossa dal comune marchigiano nell’ambito del ciclo di eventi intitolato Fermo. Il tempo delle mostre, ricorda al pubblico il rilievo delle copertine dei dischi, capaci per molti anni di porsi al pubblico come impareggiabile forma d'arte e strumento di comunicazione visiva, e ne celebra l’eredità culturale in un’epoca dominata dalla musica digitale e “immateriale”.[Immagine in apertura: veduta dell’allestimento della mostra Musica da guardare, Palazzo dei Priori, Fermo]
PUBBLICITÀ