A Salerno prende piede la grande mostra diffusa dedicata alla fotografia di Letizia Battaglia: con un nucleo di oltre cento opere allestite tra Palazzo Fruscione e la Chiesa di San Sebastiano del Monte dei Morti, la retrospettiva si irradia nei luoghi storici della città, in dialogo con il territorio.


Fotografa, editrice, ambientalista, militante politica e attivista per i diritti civili, Letizia Battaglia nasce a Palermo il 5 marzo del 1935. In oltre cinquant’anni di carriera lascia un solco indelebile non solo nella storia della fotografia, ma anche nella memoria collettiva italiana: a lei si devono le immagini più intense delle drammatiche guerre di mafia nella Sicilia degli anni Settanta, ma anche il racconto dell'infanzia nel Meridione e della vita religiosa nelle province. Dalla sua morte nel 2022, l’Associazione Archivio Letizia Battaglia – fondata l’anno precedente dai nipoti Matteo e Marta Sollima – si dedica con passione a tenere viva la sua memoria, digitalizzando il suo patrimonio fotografico e allestendo mostre in tutta Italia. Dopo il successo delle ultime rassegne al Palazzo Ducale di Genova e alle Terme di Caracalla a Roma, gli scatti di Battaglia arrivano a Salerno con Letizia Battaglia – Una vita. Come un cazzotto, come una carezza, la prima mostra diffusa mai dedicata alla fotoreporter.LA MOSTRA DIFFUSA DI LETIZIA BATTAGLIA A SALERNOOrganizzato dall’associazione Tempi Moderni, il progetto espositivo – a cura di Paolo Falcone e visitabile fino al 19 maggio – vede il suo epicentro nei saloni di Palazzo Fruscione e nella Chiesa di San Sebastiano del Monte dei Morti: qui troviamo un corpus centrale di oltre cento fotografie, arricchite da video, documentari, riviste e libri. Nel resto della città, la retrospettiva si espande nelle sedi della Corte di Palazzo Pinto, nella Cappella di San Ludovico, nella Cappella di Sant’Anna in San Pietro a Corte e nell’Ipogeo di San Pietro a Corte, dialogando con le architetture e la storia culturale del territorio.LA SICILIA (E NON SOLO) NEGLI SCATTI DI LETIZIA BATTAGLIA“Con questa mostra”, spiega Paolo Falcone, “si continua a mantenere la tradizione di rompere gli schemi, di cancellare i temi, ignorare le cronologie per costruire un’opera unica e polifonica che, in quest’occasione, coinvolge più luoghi del centro storico di Salerno, dove fotografia e vita quotidiana confluiscono in un unico percorso poetico, struggente e drammatico, che mette in luce la straordinaria sensibilità visiva della fotografa palermitana”. Inoltre, prosegue il curatore, la selezione che troviamo in esposizione “si apre anche a un universo di fotografie realizzate non solo nella sua terra ma anche fuori dalla Sicilia, per permettere allo spettatore di comprendere in modo più profondo l’opera e il pensiero della Battaglia nella sua integra carriera”.[Immagine in apertura: La rosa. Palermo, 1995 © Archivio Letizia Battaglia]
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