A Brescia, dal 24 marzo al 25 giugno, una mostra racconta la montagna attraverso gli occhi di tre grandi della fotografia del Novecento e uno dei più importanti esponenti della fotografia paesaggistica contemporanea.

Dalle immense montagne dei parchi nazionali americani alle Ande peruviane, fino alle Alpi bresciane: curata da Filippo Maggia, Luce della Montagna è un viaggio tra la sacralità magica della montagna e il suo tempo sospeso. Il Museo di Santa Giulia, con la Fondazione Brescia Musei e Skira, ospita i lavori fotografici di Vittorio Sella, Martín Chambi, Ansel Adams e Axel Hütte: quattro maestri che raccontano gli immensi e silenziosi paesaggi montani. I GRANDI FOTOGRAFI RACCONTANO LA MONTAGNA Celebre alpinista e fotografo del Novecento, l’italiano Vittorio Sella documenta le sue esplorazioni con meticolosità e dedizione, producendo immagini suggestive che catturano il senso di sublime meraviglia della montagna. L’approccio storico ed etnografico è invece il protagonista delle testimonianze fotografiche del peruviano Martín Chambi, che documenta la vita delle Ande. Il fotografo statunitense Ansel Adams, tra i padri fondatori della fotografia paesaggistica, descrive la complessità del rapporto tra uomo e natura attraverso le sue fotografie in bianco e nero dei parchi nazionali americani. Infine il fotografo tedesco Axel Hütte, tra i più importanti rappresentanti della Düsseldorf School of Photography, racconta le Alpi bresciane con un portfolio originale, realizzato per l’occasione su commissione di Fondazione Brescia Musei. LA VI EDIZIONE DEL BRESCIA PHOTO FESTIVAL La mostra rappresenta il fulcro della VI edizione del Brescia Photo Festival, evento promosso da Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana, che coinvolge il Museo di Santa Giulia, il Mo.Ca – Centro per le nuove culture e il Museo Civico di Scienze Naturali di Brescia. Con la curatela di Renato Corsini, questa edizione presenta il tema Capitale, proponendo Brescia come centro nevralgico dell’arte fotografica. [Immagine in apertura: Martín Chambi, Tristeza andina, 1922-1925 circa © Asociación Martín Chambi]
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