Al Mudec di Milano un’inedita mostra su Marc Chagall racconta l’imprinting culturale che Vitebsk, la città di tradizione ebraica che diede i natali al pittore e "cittadino del mondo", ha avuto sulla sua evoluzione poetica e artistica.

Il Mudec - Museo delle Culture di Milano, fino al 31 luglio, ospita la mostra Marc Chagall. Una storia di due mondi a cura di Ronit Sorek e dell’Israel Museum di Gerusalemme. La rassegna affronta la produzione artistica di Chagall analizzando e percorrendo il background culturale del pittore. In particolar modo, l’influenza che nella sua giovinezza ebbe la città multiculturale – a prevalenza di tradizione ebraica – di Vitebsk, in cui l’artista nacque e visse fino all’età di ventitré anni quando si trasferì a Parigi. MARC CHAGALL IN MOSTRA A MILANO La mostra, con una selezione di oltre 100 opere donate per la maggior parte dalla famiglia e dagli amici di Chagall, è dedicata specificatamente ai lavori grafici del pittore e alla sua attività di illustratore editoriale. Il progetto espositivo, il cui allestimento è curato dall’architetto Corrado Anselmi, si compone di quattro sezioni: Cultura ebraica e Yiddish; Nostalgia; Fonti di ispirazione; Francia, la nuova patria. A queste si aggiunge una selezione di oggetti rituali tipici della tradizione giudaica, spesso raffigurati e rintracciabili nelle opere di Chagall. Inoltre, all’insegna di una riscoperta totale e inusuale dell’artista, in alcune sale le opere sono affiancate da installazioni multimediali capaci di trasportare il visitatore in questo nuovo viaggio tra due mondi. LA STORIA DI CHAGALL FRA IMPERO RUSSO E FRANCIA Marc Chagall nacque a Vitebsk, nel 1887: da questa città, prevalentemente abitata da popolazione ebrea, proviene tutto il suo immaginario simbolico e onirico. Vitebsk, ora facente parte del territorio della Bielorussia occidentale, vicino al confine con la Russia e la Lettonia, era all’epoca un importante centro amministrativo dell’Impero russo e punto di incontro di diverse culture nazionali. La lingua, gli usi religiosi, le convenzioni sociali della comunità ebraica di cui l’artista faceva parte, ma anche i colori dei bazar e le pittoresche feste popolari, intrise di sacro e profano, rappresentano tutti elementi rintracciabili nella poliedrica produzione artistica del pittore. Influenze giovanili che verranno alla luce pienamente, con amore e nostalgia, quando Chagall, lasciando la sua terra d’origine, si trasferisce in Francia, fra Parigi e a Saint-Paul de Vence, in Provenza. [Immagine in apertura: vista dell'allestimento della mostra Marc Chagall. Una storia di due mondi al MUDEC di Milano. Photo © Carlotta Coppo]
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