La fotografia "senza tempo" di Mimmo Jodice a Torino
FOTOGRAFIA
Presso le Gallerie d'Italia di Torino, sarà aperta al pubblico dal 29 giugno al 7 gennaio, la grande retrospettiva del fotografo Mimmo Jodice. In mostra anche opere appositamente pensate per l’occasione.
Continua il progetto La Grande Fotografia Italiana, ideato da Roberto Koch, che ha preso il via nel 2022 con la mostra di Lisetta Carmi. Questa volta, l'attenzione è rivolta al talento straordinario di Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi italiani del Novecento. La mostra, intitolata Mimmo Jodice. Senza tempo, offre al pubblico l'opportunità di immergersi nella vasta produzione dell’artista e di scoprire nuovi lavori dedicati alla natura.
LA MOSTRA DI MIMMO JODICE A TORINO
Ospitata presso le Gallerie d'Italia a partire da domani (29 giugno) fino al prossimo 7 gennaio, la rassegna presenta ottanta opere dell'artista, tra cui ventidue fotografie che abbracciano il periodo tra gli anni Sessanta e Settanta. Ad arricchire la mostra sono undici opere commissionate da Intesa Sanpaolo, tra cui un dittico e un trittico. Queste creazioni speciali trasformano la natura in diapositive, interpreti di una dimensione interiore che supera spazio e tempo.
La pratica di Jodice si nutre di un'attenta osservazione del mondo che lo circonda, andando oltre la produzione e il consumo veloce di immagini. Al contrario, l'importanza della comprensione e dell'armonia profonda con l'ambiente circostante diventa fondamentale. Ad arricchire il percorso di visita, un documentario sulla vita dell’artista realizzato dal regista Mario Martone, suo amico e concittadino.
LA GRANDE FOTOGRAFIA DI MIMMO JODICE
La fotografia di Mimmo Jodice possiede la capacità di creare visioni suggestive che vanno al di là della mera documentazione. Fin dagli anni Sessanta, l'artista si dedica all'analisi del reale e all'indagine dell'introspezione umana. Negli anni Settanta, con audacia, sperimenta nuovi linguaggi tecnici e impiega la fotografia come strumento di impegno sociale, fino agli anni Ottanta, in cui il paesaggio diviene il suo "rifugio": un connubio armonioso di natura, civiltà, memoria e sogno. I suoi scatti svelano la bellezza intrinseca delle cose semplici e naturali, invitando lo spettatore a intraprendere un viaggio affascinante tra reale e immaginario.
[Immagine in apertura: Punta Pedrosa, 1998 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA]