Fotografi di scena legati alla straordinaria stagione della Nouvelle Vague, Raymond Cauchetier e Douglas Kirkland sono in mostra insieme a Salerno. Un'occasione per riassaporare le atmosfere, l'estetica e l'universo visivo della celebre corrente cinematografia. Oltre 110 gli scatti esposti, fra cui molti inediti.

Poco più di anno di distanza separa le scomparse dei fotografi Raymond Cauchetier e Douglas Kirkland, avvenute rispettivamente nel 2021 e nel 2022. Sulla produzione di questi due grandi artisti dello scatto, accomunati dall'aver raccontato il dietro le quinte di film entrati nella storia del cinema, si concentra Nouvelle Vague, la mostra visitabile fino al 13 novembre nelle sale di Palazzo Fruscione, a Salerno.LA NOUVELLE VAGUE IN MOSTRA A SALERNO L'appuntamento campano, che per alcuni giorni si è svolto in contemporanea con la rassegna La Nouvelle Vague di Raymond Cauchetier conclusa il 15 ottobre scorso a Napoli, riunisce complessivamente 113 fotografie. Un corpus di opere dal quale emergono le 36 stampe rare vintage: datate 1961 e realizzate da Cauchetier, non sono mai state esposte prima. Omaggio all’estetica e all’iconografia del movimento culturale cinematografico francese, la mostra salernitana arriva a circa un mese dalla scomparsa del pluripremiato cineasta francese Jean-Luc Godard, uno dei protagonisti indiscussi di quella corrente. Rientra, inoltre, nel cartellone della sesta edizione dell'iniziativa Racconti del contemporaneo, associata quest'anno al tema Histoire d’une Revolutionnette.IN MOSTRA OLTRE 11O FOTO LEGATE ALLA NOUVELLE VAGUE  Dislocate dal primo al terzo piano dello storico Palazzo Fruscione – risalente al XIII secolo, venne eretto sui resti di un edificio termale di epoca romana –, le fotografie dei due influenti autori sono affiancate da documenti fotografici, dai racconti video concessi dall’Archivio Luce Cinecittà e dalle illustrazioni di Victoria Semykina. Queste opere grafiche, realizzate appositamente dall'artista russa per la mostra Nouvelle Vague, offrono un "corrispettivo disegnato" delle scene del film Ascensore per il patibolo, oltre a raccontare la relazione fra Juliette Gréco e Miles Davis. Sempre alla creatività di Semykina si devono i disegni che rivestono alcune pareti della sede espositiva: accompagnati dalle parole di Luca Tortolini, si focalizzano sul profilo e sulla formazione di François Truffaut, altra anima di quell'influente stagione che fu la Nouvelle Vague. [Immagine in apertura: © Raymond Cauchetier]
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