In corso presso il Palazzo dei Rohan, nella capitale dell'Alsazia, un'esposizione riunisce una serie di tesori artistici trafugati durante il secondo conflitto mondiale. Con l'obiettivo di contribuire a ritrovare i legittimi proprietari ai quali restituirli.


È all'interno di uno dei gioielli architettonici di Strasburgo, nella Galerie Heitz del Palazzo dei Rohan, che fino al 15 maggio 2023 potrà essere visitata Passé, présent, avenir d'oeuvres récupérées ed Allemagne en 1945. Les MNR des musées de Strasbourg. La mostra affronta il tema delle opere d'arte trafugate durante la Seconda guerra mondiale per mano nazista. I numeri della spoliazione di beni artistici, sottratti in gran parte a famiglie ebraiche, sono impressionanti. Al termine del conflitto vennero rimandati dalla Germania e dai territori occupati dai tedeschi qualcosa come 61mila opere d'arte; tra queste, 45mila vennero restituite ai legittimi proprietari. Tra il 1949 e il 1953 una commissione speciale scelse un totale di duemila tra dipinti e oggetti d'arte, chiamati comunemente “MNR” (Musées Nationaux Récupérations): tali capolavori non entrarono a far parte delle Collezioni Nazionali, ma vennero inseriti in inventari speciali, in attesa di poter tornare nelle mani dei proprietari o dei legittimi eredi. Molti di questi oggetti vennero individuati grazie al lavoro indefesso di Rose Valland, autentica Monuments Woman del Dopoguerra, ma anche di Hans Haug, storico direttore dei Musei di Strasburgo che si impegnò attivamente nelle restituzioni. IN MOSTRA A STRASBURGO TESORI IN ATTESA DI RESTITUZIONE Nel complesso, i musei della città di Strasburgo attualmente ospitano un totale di 27 MNR. Una ventina sono dipinti, conservati tra il Musée des Beaux-Arts e il Musée d'Art Moderne et Contemporain; altri sette sono esemplari di arte decorativa e pertanto vengono conservati tra Musée des Arts Decoratifs e il Musée de l'OEuvre Notre-Dame. In occasione dell'esposizione al Palazzo dei Rohan, è eccezionalmente possibile vederli tutti insieme alla Galerie Heitz. Se si scorre la lista degli autori delle opere in questione c'è da rimanere a bocca aperta: dipinti di Alfred Sisley, Philippe Mercier, Luca da Leida, dello spagnolo Antonio Ponce, del fiammingo Michael Sweerts. E ancora, un'opera di un imitatore di Édouard Manet, di un seguace di Jan Brueghel il Vecchio, una Venere di anonimo della Scuola di Fontainebleau del XVI secolo. Sul fronte delle opere d'arte decorativa si segnalano un arazzo (forse di Tournai) del XVI secolo, una scatola offerta da papa Clemente XI nel 1715, uno scrigno in legno e una coppia di consoles d'applique francesi settecentesche dell'epoca di Luigi XV. PRESTO UN SIMPOSIO SULLE OPERE TRAFUGATE IN GUERRA È una scelta dal valore anche simbolico quella di ospitare a Strasburgo, una delle sedi istituzionali dell'Unione Europea e cuore pulsante di una regione lungamente contesa da Francia e Germania, l'esposizione delle ventisette opere d'arte del MNR. Nel frattempo, gli sforzi nel corso degli ultimi tempi si sono moltiplicati: dal 1999 a oggi sono stati restituiti 112 oggetti. Al termine della mostra, verrà organizzato un simposio proprio sulla tematica della restituzione degli oggetti trafugati durante il sanguinoso conflitto mondiale. [Immagine in apertura: Alfred Sisley (Paris, 1839 - Moret-sur-Loing, 1899), Les Coteaux de la Celle, vue de Saint-Mammès (1884). Huile sur toile, H. 65 x L. 92 cm. MNR 210, Strasbourg, MAMCS. Photo: M. Bertola, Musées de Strasbourg. Œuvre récupérée à la fin de la Seconde Guerre mondiale, déposée par l’office des biens et intérêts privés (OBIP); en attente de sa restitution à ses légitimes propriétaires.]
PUBBLICITÀ