Dal prossimo 10 ottobre al 2 febbraio 2025, Palazzo Reale e l’intera città di Milano si preparano a celebrare uno dei più illustri fotografi del Novecento: Ugo Mulas. La retrospettiva si prospetta una delle più ampie e approfondite mai dedicate all’autore, che aveva con il capoluogo lombardo un profondissimo legame.

Nato nel 1928 a Pozzolengo, in provincia di Brescia, il grande fotografo Ugo Mulas ha raccontato Milano, sua città d’adozione, come nessun altro. Questo autunno, il capoluogo meneghino si prepara a omaggiarlo con una delle più ampie e dettagliate retrospettive mai dedicategli. Coprodotta da Marsilio Arte in collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas, Ugo Mulas. L’operazione fotografica sarà aperta al pubblico dal prossimo 10 ottobre al 2 febbraio 2025 negli spazi di Palazzo Reale.LA RETROSPETTIVA DEDICATA A UGO MULAS A MILANOIn esposizione oltre 250 immagini, molte delle quali inedite; a queste si aggiungono documenti, libri e filmati, che ripercorrono la produzione di Ugo Mulas dagli albori fino alla fine della sua carriera. Si passa dai celebri ritratti dei più famosi protagonisti della scena culturale internazionale (tra cui Marcel Duchamp, Joan Mirò, Jasper Johns, Roy Lichtenstein e Andy Warhol, solo per citarne alcuni) fino alle immagini che raccontano l’essenza delle città, passando per gli scatti di moda e di nudo.A cura di Denis Curti, direttore de Le Stanze della Fotografia a Venezia, e Alberto Salvadori, direttore dell’Archivio Ugo Mulas, il percorso espositivo si articola per sezioni tematiche, con un nucleo centrale dedicato al racconto della città di Milano.“Lavorando sul rapporto tra la struttura della città e le cose e le persone”, scriveva lo stesso Mulas, “ho pensato a un lavoro che ho da tempo in animo di fare: è un lavoro sulla città dove vivo, su Milano […]. La mia idea non è quella di un libro, ma di un archivio, un archivio fotografico della città di Milano”. E proprio questo “archivio” rappresenta oggi un prezioso contributo alla comprensione della storia culturale e artistica di quell’epoca di fervore economico e sociale di Milano nel secondo Novecento.UGO MULAS E IL RAPPORTO CON LA SCENA CULTURALE MILANESEPer la prima volta, inoltre, a questa testimonianza visiva – in gran parte inedita – si accosta un’intera sezione incentrata su alcuni dei più importanti protagonisti del design e dell’architettura milanese, tra cui spiccano Gae Aulenti, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Vittorio Gregotti e Gio Ponti. La mostra esce poi dai confini di Palazzo Reale per incontrare la città, diffondendosi tra la Pinacoteca di Brera, il Museo del Novecento, il Museo Poldi Pezzoli e la Fondazione Marconi, che ospiteranno una selezione di fotografie dell’autore, dando vita a un itinerario intellettuale che unirà i luoghi di fondamentale importanza per la sua ricerca artistica.[Immagine in apertura: Ugo Mulas. Joan Mirò, Museo Poldi Pezzoli, Milano 1963 © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli]
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