L’artista più rappresentativa della Val Camonica, Franca Ghitti, viene celebrata da un museo interamente dedicato alla sua produzione, a Darfo Boario Terme. Lo spazio ospita anche l’archivio della scultrice, preservando scritti inediti e la sua biblioteca privata.

Una delle più apprezzate artiste della Val Camonica ha inaugurato il suo museo: a Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, nasce il Museo Franca Ghitti. La collezione si costituisce attorno a un nucleo fondamentale di lavori di Franca Gritti, con l’obiettivo di valorizzare l’intera produzione dell'artista: in questo senso, la sede ospita anche un centro studi che conserva e tutela l’archivio dell'autrice, contenente numerosi scritti, gli inediti Taccuini, e la sua biblioteca privata. LA STORIA DEL MUSEO FRANCA GRITTI La sede espositiva prende vita tra gli spazi dell’antico complesso conventuale settecentesco di Santa Maria della Visitazione. Si tratta di un luogo simbolico e un riferimento per la comunità di Darfo, descritto da una fonte dell'epoca come un edificio “caratterizzato da quattrocento ambienti, magnifici corridoi dalle leggere e svelte arcate”. Eretto per volontà del cardinale Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, il convento fu soppresso durante il nuovo ordine napoleonico, per poi passare di proprietario in proprietario, fin quando non divenne una sede scolastica, sua destinazione più recente. LE OPERE DI FRANCA GHITTI  Un percorso espositivo cronologico, quello proposto dal museo, in cui però non mancano i nuclei tematici. Tra le opere esposte, anche il ciclo delle Vicinie elogiato da Giulio Carlo Argan, che nel 1980 scrisse un saggio centrale sull’opera di Franca Ghitti: delle “scatole magiche”, composte da una struttura geometrica di legno in cui abitano figure evocative e simboliche, nate dai ricordi d’infanzia dell’artista.  Si prosegue poi con lavori che ripercorrono antologicamente la carriera dell’artista: i Tondi, strutture circolari ispirate agli esiti della scultura-pittura geometrica contemporanea; i Boschi in ferro e in legno, le Mappe e le Meridiane, e molto altro. Non mancano gli Alberi-Libro, ovvero sculture verticali in legno lavorate con liste e intagli. L’ARTE DI FRANCA GHITTI IN VAL CAMONICA Nata a Erbanno nel 1932, nelle sue opere Franca Ghitti ha raccontato la Val Camonica, attraverso il ferro, il legno e la pietra della sua terra. Inizia a lavorare come scultrice agli inizi degli anni Sessanta, sviluppando gradualmente un linguaggio unico che dà vita a un’arte semplice, pura e minimalista. Forte, nel suo percorso, anche l’influenza dell’arte africana (vive nel continente per due anni), così come quella di Oskar Kokoschka (con cui studiò a Salisburgo) e infine del panorama newyorkese, dove espone più volte.[Immagine in apertura: Bosco, 1989, installazione, legno, terra di fucina e coppelle in ferro, Museo Diocesano di Milano, 2005, Photo F. Cattabiani]
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