Moebius protagonista al MANN – Museo Archeologico di Napoli. Fino al 4 ottobre, tutta la genialità del celebre fumettista francese nella retrospettiva più grande mai realizzata in Italia.

Jean Henri Gaston Giraud, meglio noto come Moebius, è universalmente riconosciuto come il più grande illustratore e fumettista francese di sempre: un incredibile visionario capace, grazie alla sua maestria, di ricreare atmosfere uniche cariche di psichedelia e trascendenza. I personaggi e le ambientazioni fantascientifiche che è riuscito a concepire nell’arco della sua lunga carriera hanno dato vita ad alcune pietre miliari del fumetto contemporaneo – come ad esempio la saga Arzak – e a prestigiose collaborazioni – una su tutte la solida e fruttuosa amicizia con Alejandro Jodorowsky, alla base del capolavoro L’Incal. Per celebrare la genialità del maestro della nona arte, il MANN – Museo Archeologico di Napoli ha inaugurato, lo scorso 10 luglio, la mostra più esaustiva mai dedicatagli prima d’ora in Italia. MOEBIUS CONQUISTA IL MANN Originariamente concepita per il 2020, ma slittata a causa dell’emergenza sanitaria, la grande retrospettiva – dal titolo Moebius. Alla ricerca del tempo – ripercorre le tappe principali che hanno portato il fumettista ad affermarsi mondialmente come un vero e proprio vate nella sua disciplina. Tutto il suo universo immaginifico – popolato da personaggi bizzarri, intuizioni avveniristiche e cosmogonie ben precise – rivive, fino al 4 ottobre, all’interno delle sale dedicate alla preistoria del museo partenopeo. Un percorso che si sviluppa attraverso trecentotrenta opere tra le quali è possibile ammirare le incredibili creature tratte da Le faune de Mars, i viaggi allucinanti raccolti nei carnet di Inside Moebius e alcune illustrazioni ispirate ai miti greci, poste in dialogo con la sezione Magna Grecia del museo.  Ad arricchire il tutto vi è anche la proiezione di due film (il documentario Métamoebius, diretto da Damian Pettigrew e Olivier Gal, e il corto di animazione La Planète Encore, girato in computer graphic dallo stesso Moebius in collaborazione con Geoffrey Niquet) e l’allestimento di tre sezioni speciali: una prima dedicata al suo rapporto con l’Italia (in particolare con città come Milano, Venezia e Napoli), una seconda incentrata sulle tavole introspettive del progetto 40 jour dans le Désert B, e l’ultima – in occasione dei settecento anni dalla scomparsa di Dante – contenente le meravigliose tavole ispirate ai canti del Paradiso dantesco. LE PAROLE DI PAOLO GIULIERINI Inserito all’interno del progetto OBVIA – Out of Boundaries Viral Art Dissemination dell’Università di Napoli Federico II, l’intero evento è stato organizzato da Comicon – Salone Internazionale del Fumetto con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli e dell’Institut Français di Napoli. Come afferma lo stesso direttore del MANN, Paolo Giulierini: “Cavalcare pterodattili attorno a fantastici scenari o muoversi all'interno di enormi carcasse di dinosauri, in un tempo che contempla un futuro al passato, rimandi a civiltà che furono, relitti superstiti di antichi mondi tecnologici, non è una mera dimensione onirica: è un'esperienza concreta che si può fare addentrandosi nelle tavole a fumetti di Moebius. Dopo le straordinarie mostre di Hugo Pratt, dedicata a Corto Maltese, e di Tanino Liberatore, il MANN e 'Comicon' presentano al grande pubblico un altro gigante del fumetto: 'Moebius. Alla ricerca del Tempo'. Le opere del grande artista francese che amava Napoli e l'archeologia dialogano con i nostri reperti più antichi, in un'esposizione unica, attesa da tutti gli appassionati”. [Immagine in apertura: Le Fil d’Ariane © Mœbius Production]
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