Il “laboratorio Peccioli” ha un nuovo centro per le arti: nel centro storico del comune toscano si è finalmente concluso il grande intervento di Mario Cucinella, con la riqualificazione di un palazzo storico per mezzo di inserti contemporanei e giochi di trasparenze e una spettacolare passeggiata sospesa nel vuoto.

Il borgo medievale di Peccioli, meno di cinquemila anime a metà strada tra Pisa e Volterra, negli ultimi anni ha saputo affermarsi come una sorta di terreno di coltura di nuove pratiche sociali e culturali, e un esempio virtuoso dell’integrazione tra arte, architettura e tecnologia. Non a caso, è stato scelto per essere presentato alla Biennale di Architettura, all’interno del Padiglione Italia curato da Alessandro Melis, tra i ventuno esempi di “comunità resilienti” che possono aiutarci a rispondere all’interrogativo contenuto nel titolo della manifestazione: How will we live together?  Qui, nel centro storico con vista panoramica sulle colline della Valdera, è appena stato inaugurato un importante intervento di rigenerazione urbana firmato dall’architetto di fama mondiale Mario Cucinella. Un edificio storico di pregio acquisito diversi anni fa dal Comune – un palazzo nobiliare del Quattrocento affacciato su via Carraia, già di proprietà della famiglia de’ Medici e ribattezzato Palazzo senza Tempo per la sua capacità di legare passato e presente – e il rudere sottostante sono stati oggetto di una profonda ristrutturazione che ha permesso di riconfigurare totalmente spazi e funzioni.  RIQUALIFICAZIONE E ARTE CONTEMPORANEA Il progetto, sviluppato su un’area di oltre 2500 metri quadrati, vede la luce dopo due anni di lavori e si appresta a diventare un punto di riferimento per gli abitanti del paese e un centro propulsivo per le arti, oltre che un indubbio richiamo per i turisti. Questi ultimi, in particolare, non potranno che apprezzare la grande terrazza panoramica di 600 metri quadrati realizzata a metà tra il Palazzo senza Tempo e il nuovo volume ricavato al posto del rudere: una sorta di pontile sospeso nel vuoto, arricchito da un murale di Daniel Buren, che invita lo sguardo a perdersi in lontananza.  “L’intervento, condotto con coraggio e gentilezza”, ha commentato Cucinella, “fa diventare i palazzi parte della vita contemporanea del territorio: la rigenerazione di un sito deve intendersi come un processo capace di interpretare il passato in dialogo con la contemporaneità. Questa architettura, ponte tra passato e futuro, vuole essere solo una cornice di questo bellissimo paesaggio, un paesaggio che sembra un quadro del 1500”.  L’arte avrà il suo posto anche all’interno dell’edificio principale, già pronto per ospitare mostre temporanee e permanenti. La prima opera è già arrivata dalla König Galerie di Berlino, ed è firmata dall’artista danese Jeppe Hein. [Immagine in apertura: Palazzo senza Tempo e terrazza al tramonto. Photo Andrea Testi, courtesy Comune di Peccioli]
PUBBLICITÀ