La mostra di Bruce Nauman a Venezia
ARTE
Dancing Studies – Bruce Nauman a Venezia
Domenica 4 settembre – ore 21:15
Maestro indiscusso dell’arte contemporanea, Bruce Nauman è protagonista del documentario Dancing
Studies in onda su Sky Arte domenica 4 settembre, che approfondisce i vari capitoli della mostra Contrapposto Studies, in corso negli ambienti di Punta della Dogana a Venezia
fino al 22 novembre 2022.
La rassegna, curata da Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, consente di vedere come la lezione dell’artista americano si estenda ben oltre il dominio delle arti visive, investendo altre discipline, soprattutto quelle performative e la ricerca sonora.
La mostra di Punta della Dogana presenta infatti perlopiù lavori nei quali è il corpo a trovarsi al centro del gesto creativo, e in particolare il corpo dello stesso Nauman, che fin dai suoi esordi è il protagonista chiave delle proprie performance filmate. Si tratta di opere storiche, soprattutto degli anni Sessanta, rivisitate e rilette in modo suggestivo in lavori degli ultimissimi anni, mai visti in Italia (a partire dalla complessa serie che dà il titolo alla mostra, Contrapposto Studies, I through VII).
Queste opere emanano stimoli che sono stati raccolti da più generazioni di performer dal vivo, danzatori e coreografi. Un ventaglio di filoni di ricerca che ha alla base la valorizzazione del processo creativo in sé, la cui importanza diviene pari a quella del risultato finale e ne è parte integrante, e che comprende riflessioni sulla ripetizione ossessiva del gesto, l'inclusione di non danzatori nelle coreografie, l'utilizzo del suono in funzione disorientante e perturbante, l'onestà nell'esporsi nella propria verità personale e fisica, e molto altro.
Per tale ragione i curatori della mostra hanno chiamato alcuni tra i più importanti coreografi contemporanei e musicisti a dialogare con le opere di Nauman, dando così una consistenza reale e spettacolare a questo filone di ricerca sul lavoro dell'artista statunitense. Proprio il racconto di queste performance, e del loro rapporto con i lavori in mostra, è la base del documentario, arricchito anche dall’intervista a uno dei curatori, Carlos Basualdo.