Cantante, ballerina, conduttrice televisiva e attrice amatissima, a due anni dalla scomparsa Raffaella Carrà sarà presto omaggiata dall'opera lirica "Raffa in the Sky". A commissionarla è la Fondazione Teatro Donizetti per l'anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. Il debutto, a settembre 2023, si svolgerà proprio nello storico teatro bergamasco.

C'è spazio anche per un sentito omaggio all'indimenticabile Raffaella Carrà nell'anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura. A settembre 2023, infatti, nella cornice del Teatro Donizetti di Bergamo, andrà in scena Raffa in the Sky, un'opera lirica ispirata alla figura della poliedrica artista, a lungo regina della televisione italiana e personaggio di fama internazionale. Commissionata dalla Fondazione Teatro Donizetti al compositore Lamberto Curtoni, l'opera si basa sul libretto scritto da Renata Ciaravino e Alberto Mattioli; nasce da un’idea di Francesco Micheli, che ne cura la regia.L'OPERA LIRICA ISPIRATA A RAFFAELLA CARRÀ Definita dal regista spagnolo Pedro Almodóvar "non una donna ma uno stile di vita", Raffaella Carrà sarà interpretata dall'attrice Chiara Dello Iacovo, che ha all'attivo anche importanti esperienze come cantante. Lo spettacolo non sarà una biografia in musica: il racconto della straordinaria carriera artistica della cantante, ballerina, conduttrice televisiva e attrice scomparsa nel 2021 proporrà infatti una riflessione sul ruolo dell’artista nella società e sull'uso dei media, a partire dal piccolo schermo. Carrà, del resto, anche attraverso le sue hit musicali e i suoi programmi, è stata testimone delle trasformazioni dell'Italia degli ultimi cinquant'anni, finendo anche per "incidere" in queste evoluzioni. Il tutto all'insegna di uno stile unico, all'avanguardia ma senza volgarità (si pensi, ad esempio, alla novità dell’ombelico mostrato in televisione), e di una professionalità, eleganza e preparazione inimitabili. Caratteristiche che hanno permesso a Raffaella Carrà di misurarsi con registri diversi, passando dalle interviste ai grandi del suo tempo a canzoni pop (anche in sette lingue diverse) entrate nell'immaginario collettivo, dalla recitazione al ballo, fino all'impeccabile conduzione.UNO SPETTACOLO PER L'INDIMENTICABILE CARRÀ "Sono sicuro che Raffaella sarebbe incuriosita, lusingata ed emozionata nel sapere che ciò che ha fatto nella sua vita ha trovato ascolto e casa anche in un mondo apparentemente lontano dal suo come quello dell’opera lirica", ha dichiarato il coreografo e regista televisivo Sergio Japino, a lungo compagno di Carrà e figura coinvolta dagli autori in Raffa in the Sky. "In fondo, la sua è la storia di una donna e di un’artista che ha cercato sempre con coraggio di esplorare e fare incontrare mondi diversi tra loro: la danza, il cinema, la tv, il canto. E contesti culturali diversi: dal Sud America alla Russia, dagli studi del Letterman Show e Hollywood agli studi televisivi scintillanti di Cinecittà. E persone diverse, soprattutto: donne, uomini, bambini che trovavano in lei ispirazione, divertimento, famigliarità, riscatto", ha aggiunto Japino. In attesa di ulteriori dettagli sull'opera, che sarà portata sul palco da un cast di cantanti d’opera diretti da Carlo Boccadoro, il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta ha raccontato il valore di questo progetto e le modalità con cui sarà concretamente realizzato. "Le opere che prendono spunto da personaggi in un certo senso 'di attualità' sono sempre più numerose e hanno nella Traviata di Verdi il loro archetipo. Per questo nostro nuovo progetto 2023, accanto alla sfida artistica e creativa, abbiamo affrontato una sfida economica, perché volevamo fosse legato esclusivamente al finanziamento privato, proprio come in un moderno Rinascimento", ha dichiarato Berta. [Immagine in apertura: Teatro Donizetti Bergamo, 2020. Photo Gianfranco Rota]
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