Gli scatti di alcuni fotografi che riuscirono a entrare in intimità con il grande artista spagnolo offrono un raro accesso alla sua sfera privata: un universo racchiuso in pochi chilometri, tra la casa di Port Lligat e la vicina Figueres, fatto di momenti di relax con la moglie Gala e gli amici più stretti.

Oltre che per la sua arte, Salvador Dalí viene spesso ricordato per il suo stile di vita sopra le righe e per i suoi eccessi. La sua residenza di Port Lligat, sulla costa catalana, oggi trasformata in una casa-museo, fu il teatro di feste memorabili in cui il pittore, la moglie Gala e gli ospiti portavano costumi elaborati e degustavano pietanze particolari come o il “maiale rosso con crostacei” o il “pavone all’imperiale vestito e circondato dalla sua corte” (entrambi i piatti sono citati nel ricettario erotico-surrealista Les Dîners de Gala, pubblicato nel 1973 e ristampato da Taschen nel 2016).  A TU PER TU CON DALÍ  Se il Dalí istrione, insomma, è noto a tutti, la nuova mostra allestita al Dalí Museum di St. Petersburg, in Florida, presenta il grande artista spagnolo sotto una luce decisamente più intima. Attraverso circa quaranta ritratti fotografici, opera di professionisti con i quali l’autore di Metamorfosi di Narciso e La persistenza della memoria strinse rapporti di amicizia profondi e duraturi, At home with Dalí apre una finestra sulla sua vita privata, vissuta soprattutto tra il piccolo borgo di pescatori e la vicina Figueres.  Negli scatti di Horst P. Horst, Robert Descharnes, Ricardo Sans, Melitó Casals e Lies Wiegman, realizzati tra gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, vediamo Salvador Dalí in diverse situazioni quotidiane, nelle quali sembra riuscire a dimenticare la presenza della macchina fotografica e l'ingombrante personaggio pubblico costruito nel corso del tempo, per concentrarsi su piccoli piaceri come una passeggiata sulla spiaggia al fianco della moglie o una chiacchierata con gli amici.  LA DIMORA DI PORT LLIGAT  L’immediatezza di questi scatti può forse essere spiegata ricordando il grande valore sentimentale che la dimora di Port Lligat aveva per l’artista, che la scelse come sua residenza principale già nei primi anni Trenta, affascinato dal paesaggio e dalla luce, ampliandola nei quattro decenni successivi a sua immagine e somiglianza. “Port Lligat è il luogo perfetto per il mio lavoro”, disse una volta il pittore. “Tutto fa sì che sia così: il tempo scorre più lentamente e ogni ora ha la sua propria dimensione”.  [Immagine in apertura: Horst P. Horst, Salvador and Gala Dalí, 1950/2016. Collection of The Dalí Museum, St. Petersburg, FL (USA) © Condé Nast / Horst Estate Image Rights of Salvador Dalí reserved. Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres, 2020]
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