Finalmente svelata al pubblico la nuova scultura di Valerio Berruti ad Alba, in provincia di Cuneo. Nella sua città natale l'artista ha installato un'enorme bambina al centro della piazza principale: un invito a riscoprire il nostro lato libero e fanciullesco.

Meglio noto per i suoi ritratti fanciulleschi in medio e piccolo formato, Valerio Berruti ha intrapreso nell'ultimo anno una serie di operazioni "extra large", mirate a ricreare i suoi minuziosi disegni su carta in versione gigante. L'obiettivo di questi interventi è trasformare il disegno in scultura, consentendo alle opere di uscire dai confini del foglio o della tela per conquistare spazi urbani e luoghi naturali non convenzionali. Sulla scia di quanto già proposto la scorsa estate, con la presentazione dell'opera Liberi Tutti presso il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, l'artista ha puntato la bussola verso Alba, sua città natale, creando un'installazione outdoor in simbiosi con il paesaggio circostante. LA SCULTURA DI VALERIO BERRUTI AD ALBA Si intitola Alba, proprio come il nome della località in provincia di Cuneo che la ospita. Inaugurata lo scorso 29 settembre alla presenza delle autorità locali e di un pubblico numeroso, l'installazione – in acciaio inox – si erge al centro della piazza Michele Ferrero (luogo iconico della città risalente al 1845 e rinnovato nell'ultimo decennio grazie a una serie di interventi di riqualificazione e risistemazione della pavimentazione). Protagonista dell'opera è la sagoma gigante e minimale di una bambina, cifra stilistica consolidata nella ricerca dell'artista piemontese. La silhouette della fanciulla, collocata su una fontana circolare e a sfioro, comunica un senso di pausa e tranquillità, invitando il pubblico a ritrovare la leggerezza e la spontaneità tipica dell'età infantile. LE PAROLE DI VALERIO BERRUTI Alto 12,5 metri, questo “monumento alla vita” (finanziato dalla famiglia Ferrero e presentato al pubblico sulle melodie del pianista albese Emiliano Blangero) è stato così descritto dall'artista: “Alba è il nome della mia città, e da oggi è anche il nome della scultura che identifica piazza Michele Ferrero. È un nome che mi ha sempre affascinato perché rappresenta il momento della giornata in cui tutto deve ancora avvenire, proprio come l’infanzia. Questo progetto racchiude in sé un’emozione incommensurabile. Sono orgoglioso e riconoscente alla famiglia Ferrero, alla sua fondazione e all’amministrazione comunale per avermi incaricato di lasciare un segno in un luogo così importante per la vita cittadina. Mi piace pensare che il nostro quotidiano frenetico e operoso, così come i momenti di svago nella piazza da ora in poi saranno scrutati dallo sguardo timido e attento di una bambina”. [Immagine in apertura: Alba di Valerio Berruti. Photo Letizia Cigliutti]
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