Dopo anni di obiezioni da parte dell’opinione pubblica e degli archeologi, il governo britannico ha dato il via libera al piano per la costruzione di un tunnel vicino al sito di Stonehenge, Patrimonio dell’Umanità dal 1986. L’UNESCO continua a opporsi, mentre si procede con un progetto da 1.7 miliardi di sterline.

Nel Regno Unito si torna a parlare di un tema che per anni ha spaccato l’opinione pubblica oltremanica: la costruzione di un tunnel stradale poco distante dal sito archeologico di Stonehenge, dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1986. Il governo britannico ha infatti approvato il progetto per la controversa infrastruttura, nonostante le opposizioni di archeologi, ambientalisti e di alcune associazioni.  IL PROGETTO PER IL TUNNEL DI STONEHENGE Tuttavia né i professionisti dei beni culturali, né gli attivisti sono riusciti a fermare la proposta: i lavori avranno inizio nel 2024, con un costo stimato di 1.7 miliardi di sterline. Scendendo nel dettaglio, il progetto prevede la deviazione dell'esistente strada A303, che attraversa il sud dell'Inghilterra passando accanto al monumento preistorico. Tale arteria verrebbe sostituita da un tunnel a doppia corsia, con la conseguente rimozione dell'attuale traffico automobilistico dalla vista del sito. Il tracciato in essere diventerebbe, a sua volta, pedonale e accoglierebbe anche una pista ciclabile. LA POSIZIONE DELL'UNESCO La soluzione messa recentemente a punto non sembra tuttavia convincere i soggetti che già in passato avevano manifestato dubbi in merito all'infrastruttura. In particolare l'agenzia governativa Planning Inspectorate afferma che il tunnel potrebbe causare "danni permanenti e irreversibili", lanciando dunque un grido d'allarme sul futuro di Stonehenge. Dal canto suo, infine, l'UNESCO ha proposto un'alternativa al piano attuale (ovvero deviare la strada attorno al sito), dichiarando di essere pronta a privare il monumento del suo stato di Patrimonio dell’Umanità per inserirlo tra i siti a rischio in caso di mancata modifica del progetto. [Immagine in apertura: Foto di K. Mitch Hodge su Unsplash]
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