A Modena il workshop con Francesco Jodice per giovani artisti

Dall'invenzione del banco ottico ai software di intelligenza artificiale, il nuovo workshop con Francesco Jodice a Modena rappresenta l'occasione perfetta per tutti gli artisti under 35 che vogliono approfondire l'evoluzione della produzione delle immagini nel corso del tempo. Interamente gratuito, il progetto darà la possibilità a giovani autori e fotografi di prendere parte alle lezioni di Jodice. Tra il 5 e il 6 maggio prossimi, negli spazi di AGO Modena Fabbriche Culturali a Modena, l'artista visivo racconterà la storia della produzione fotografica illustrando gli specifici codici visivi connessi alle varie tecnologie. L'iniziativa rientra nel programma della mostra Storia di un cantiere, terzo capitolo del lavoro di Jodice focalizzato sulla trasformazione del centro culturale modenese.  A MODENA UN WORKSHOP GRATUITO PER I GIOVANI ARTISTI Organizzato dalla Scuola di alta formazione della Fondazione Modena Arti Visive (FMAV), in collaborazione con AGO Modena Fabbriche Culturali, il workshop si dividerà in due appuntamenti: Jodice accompagnerà i partecipanti alla scoperta del suo lavoro, concentrandosi sulla produzione delle immagini. Un percorso affascinante che dagli antichi strumenti e dall'analisi delle primissime fotografie conduce fino ai metamorfismi del panorama contemporaneo, tra videogame e nuovi software di intelligenza artificiale, come DALL.E e Midjourney. Per partecipare è necessario compilare il form di iscrizione entro il 16 aprile prossimo, allegando il proprio curriculum vitae, il portfolio e una lettera di presentazione. La selezione dei partecipanti al workshop sarà curata da una commissione composta dai referenti della FMAV e dallo stesso Jodice che esamineranno tutte le candidature. L'esito sarà poi comunicato, via mail, entro il 23 aprile prossimo. LA RICERCA ARTISTICA DI FRANCESCO JODICE Nato a Napoli nel 1967, Jodice si dedica in particolare alla ricerca artistica dei mutamenti del paesaggio sociale contemporaneo, con una specifica attenzione per i fenomeni di antropologia urbana. Nel corso della sua carriera ha preso parte a grandi mostre collettive in tutto il mondo, come la Biennale di Venezia, la Triennale dell'ICP a New York e Documenta a Kassel. Con i suoi particolari progetti, l'artista punta a costruire un terreno comune tra arte e geopolitica, proponendo la pratica artistica come poetica civile. [Immagine in apertura: Foto di Inkredo Designer su Unsplash]