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Il plurale di Civiltà

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Vincent Peters, Monica Bellucci, Biarritz, 2006 (c) Vincent Peters

Vincent Peters. Timeless Time

Helmut Newton, Elle. Parigi, 1967, Elle. Paris, 1967 © Helmut Newton Foundation

Helmut Newton. Legacy.

Punta Pedrosa, 1998 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA

Mimmo Jodice. Senza tempo

Robert Capa, Civili si rifugiano nella metropolitana durante i bombardamenti, Madrid, novembre-dicembre, 1936, The Robert Capa and Cornell Capa Archive, Gift of Cornell and Edith Capa, 2010 © International Center of Photography / Magnum Photos

Robert Capa e Gerda Taro: la fotografia, l’amore, la guerra

Martin Parr, Hamburgher, Common Sense, 1995-1999 © Martin Parr/Magnum Photos

Martin Parr. Short & Sweet

Dorothea Lange: Toward Los Angeles, California, 1937, Farm Security Administration, Office of War Information Photograph Collection, Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C., USA

Dorothea Lange. L'altra America

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Fotografia | Sky Arte

Ferdinando Scianna, Beirut Libano 1976. Crediti Ferdinando Scianna

Sono le riflessioni sul tema del dolore le protagoniste dell’importante rassegna fotografica dedicata agli scatti del maestro siciliano, in programma nel capoluogo lombardo. Una mostra che presenta una selezione di sessanta fotografie in bianco e nero che invitano l’osservatore a riflettere sulla realtà del nostro tempo e a confrontarsi con le sue molteplici contraddizioni.

Dolore e compassione negli scatti di Ferdinando Scianna in mostra a Milano

160.2-6.23 (c) Paola Agosti – In vetrina il libro di Spinola Il Portogallo e il futuro

Il lavoro della grande fotografa Paola Agosti viene celebrato da due mostre a L’Aquila. Nella sede locale del MAXXI sono esposti 20 scatti recentemente acquisiti dal museo; Palazzo Cappa Cappelli, sede della Fondazione Giorgio de Marchis, accoglie la serie dedicata al racconto della Rivoluzione dei Garofani a Lisbona, a cinquant'anni di distanza.

L’Aquila celebra la fotografia di Paola Agosti con due mostre

GIan Paolo Barbieri - L'uomo e la bellezza

Gian Paolo Barbieri. L'uomo e la bellezzaLunedì 21 ottobre – ore 21:15

Gian Paolo Barbieri, una vita per la fotografia

Mimmo Jodice, Oasi Zegna, 2008. Fondazione Ermenegildo Zegna

A Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia inaugura la nuova stagione espositiva: fino al 2 febbraio 2024, gli spazi del museo ospitano 300 scatti di Tina Modotti e 40 immagini inedite di Mimmo Jodice.

Gli scatti metafisici e sospesi di Mimmo Jodice a Torino

Palazzo Reale di Napoli. Ph. Massimo Listri

Gli scatti ambientali di Massimo Listri, che immortalano alcune delle strutture architettoniche più iconiche del mondo – tra cui la Reggia di Versailles, la Biblioteca Apostolica Vaticana, The State Hermitage Museum di San Pietroburgo e il Palazzo Reale di Napoli – vanno in mostra alla Manifattura Tabacchi di Firenze.

La fotografia di architettura di Massimo Listri di scena a Firenze

Letizia Battaglia – Shooting The Mafia

Letizia Battaglia – Shooting The MafiaDomenica 13 ottobre – ore 21:15

Letizia Battaglia contro la mafia

Vista dell’allestimento della mostra BURTYNSKY: Extraction-Abstraction all'M9 - Museo del '900 di Venezia Mestre. Photo (c)Marco Cappelletti

Aperta presso <a href="https://arte.sky.it/news/banksy-burtynsky-programmazione-m9-mestre-2024" target="_blank">M9 - Museo del '900</a> di Venezia Mestre, fino al 12 gennaio del prossimo anno, la mostra “BURTYNSKY: Extraction/Abstraction” rappresenta la più importante e completa personale mai dedicata all’opera del fotografo canadese <a href="https://arte.sky.it/archivio/2017/04/limpronta-delluomo-sul-mondo-nelle-fotografie-di-edward-burtynsky" target="_blank">Edward Burtynsky</a>. Grazie alla curatela da Marc Mayer e al progetto di allestimento realizzato dallo studio di architettura romano <a href="https://arte.sky.it/news/palazzo-congressi-eur-roma-ristrutturazione-alvisi-kirimoto" target="_blank">Alvisi Kirimoto</a>, l'esposizione mette in scena il lavoro di una vita del grande fotografo, da sempre interessato a esplorare l'impatto delle attività umane e industriali sull’ambiente. Oltre 100 le fotografie di grande formato presentate in quest'occasione.Nel corso della sua quarantennale carriera, l'autore canadese ha documentato attraverso il suo obiettivo le conseguenze (spesso devastanti) degli <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/09/anthropocene-la-mostra-multimediale-di-edward-burtynsky-in-canada " target="_blank">interventi antropici</a> sulla natura. Grazie all’eccezionale maestria nell’uso del mezzo fotografico, Burtynsky ha mostrato nei suoi scatti paesaggi industriali trasformati dalla presenza dell’uomo e delle sue attività, rappresentandoli come forme astratte e colorate.L'allestimento della mostra “BURTYNSKY: Extraction/Abstraction”, curato dallo studio di architettura fondato da Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, ha dato vita a un percorso espositivo che valorizza le opere di Burtynsky, integrandole armoniosamente con lo spazio del museo. Il progetto si basa sul ricorso a grandi pannelli murari, a totem bifacciali e alla “scheggia”, una struttura autoportante collocata al centro della grande sala al terzo piano. Tra i propositi dei progettisti rientra la valorizzazione dei temi indagati da Burtynsky attraverso i suoi scatti e degli strumenti tecnici da lui adottati nel corso della sua lunga carrieraOltre alle fotografie esposte, la mostra permette ai visitatori di immergersi nei paesaggi documentati da Burtynsky, stimolando una riflessione sull'impatto delle attività industriali sul nostro pianeta; la proiezione del cortometraggio "In the Wake of Progress", offre poi una visione immersiva delle tematiche affrontate dall'artista."BURTYNSKY: Extraction/Abstraction" rappresenta un'importante occasione per sensibilizzare il pubblico sull'urgenza delle questioni ambientali, attraverso gli scatti di un maestro della fotografia contemporanea, che con la sua opera ci ricorda quanto sia “importante avere una certa riverenza per ciò che è la natura perché siamo collegati ad essa. Se distruggiamo la natura distruggiamo noi stessi”

Vista dell’allestimento della mostra BURTYNSKY: Extraction/Abstraction all'M9 - Museo del '900 di Venezia Mestre. Photo ©Marco Cappelletti

Allestimento d’autore per la grande personale italiana del fotografo Edward Burtynsky

Pantelleria (c)Corinna Del Bianco

Il Mar Mediterraneo, il “Mare Nostrum” degli antichi romani, è il focus tematico di “<a href="https://arte.sky.it/foto/isole-mediterraneo-mostra-corinna-del-bianco-montreal" target="_blank">Archipelago</a>", un progetto fotografico a lungo termine, nato oltre sei anni fa dall’intraprendenza di Corinna Del Bianco, fotografa e ricercatrice in architettura e studi urbani. Espandendosi nel corso del tempo con nuove immagini e documentazioni, l’opera di Del Bianco allarga il suo raggio per esplorare l'architettura, i paesaggi e le identità culturali delle isole del <a href="https://arte.sky.it/news/maxxi-messina-museo-cultura-mediterraneo" target="_blank">Mediterraneo</a>. Attraverso i preziosi scatti raccolti in giro fra gli arcipelaghi più o meno noti del nostro mare, il progetto punta a mettere in luce la diversità e la ricchezza delle comunità isolane, evidenziando come esse siano state plasmate nei secoli dallo stretto rapporto tra terra, mare e cultura.Per rappresentare la diversità bio-culturale delle isole del Mediterraneo, Corinna Del Bianco realizza fotografie, video, testi e mappe che documentano il rapporto di reciproca influenza fra le identità culturali delle diverse isole e le loro specificità architettoniche e paesaggistiche. Nel corso dell’ultimo anno il progetto si è ulteriormente ampliato, arrivando a coinvolgere gli arcipelaghi italiani di Toscana, Campania e Sicilia, e una selezione di isole greche come le <a href="https://arte.sky.it/news/grecia-turismo-archeologia-mare" target="_blank">Sporadi </a>e l’arcipelago del Dodecaneso.Come emerge dagli scatti del progetto, le isole mediterranee hanno sviluppato nel corso dei secoli una varietà di soluzioni architettoniche uniche per fare fronte alle specifiche esigenze sociali, economiche e ambientali di ciascuna comunità. Concentrando l’attenzione sulle tappe raggiunte negli ultimi mesi da Del Bianco, le sorgenti termali e le costruzioni in pietra lavica di Ischia si differenziano sotto innumerevoli aspetti dalle soluzioni abitative in pietra adottate a <a href="https://arte.sky.it/archivio/2020/06/giornate-fai-aperto-cosa-visitare " target="_blank">Pantelleria</a>, o dall’assenza di centri abitati di molte isole dell’arcipelago toscano, spesso destinate ad accogliere riserve naturali o celebri istituti penitenziari, come nel caso di Gorgona. Il progetto "Archipelago" racconta tutte queste peculiarità, e cattura le atmosfere e lo spirito di ciascuna comunità isolana attraverso fotografie che uniscono un evidente fine documentaristico a una notevole sensibilità artistica.Per arricchire ulteriormente questo ambizioso progetto fotografico, "Archipelago" si è trasformato nel corso del tempo in un'importante iniziativa di sensibilizzazione pubblica: dal 2021, infatti, gli scatti di Del Bianco sono stati esposti in numerosi Istituti Italiani di Cultura in giro per il mondo, da Amburgo, a Montreal, presentando una ricca selezione di fotografie abbinate a testi esplicativi che offrono una visione approfondita delle isole e delle loro architetture. Una delle finalità più nobili di “Archipelago” è infine la promozione nell’area del <a href="https://arte.sky.it/archivio/2018/01/mostra-fotografia-mimmo-jodice-mediterraneo" target="_blank">Mediterraneo </a>di un turismo sostenibile e consapevole, in grado di valorizzare e potenziare il patrimonio culturale e paesaggistico di questi tesori del nostro mare.

Gorgona (c)Corinna Del Bianco

Montecristo (c)Corinna Del Bianco

Ischia (c)Corinna Del Bianco

Giannutri (c)Corinna Del Bianco

Un viaggio fotografico nelle architetture delle isole mediterranee

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. (c) Gian Paolo Barbieri - Mirella Petteni, Vogue Italia, 1968 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

Nell’Olimpo dei grandi stilisti e designer che hanno offerto un contributo eccezionale al mondo dell’haute couture, un posto speciale lo merita senza dubbio il fotografo milanese <a href="https://arte.sky.it/news/barbieri-mostra-fotografie-teatro-william-shakespeare" target="_blank">Gian Paolo Barbieri</a>, che con il suo occhio attento e il suo stile inimitabile ha rivoluzionato la fotografia di moda. A rendere omaggio all'artista classe 1938 arriva la retrospettiva "Gian Paolo Barbieri - Beyond Fashion", aperta dal 5 luglio al 31 agosto presso House of Lucie a Ostuni. La rassegna esplora la sua sessantennale carriera, offrendo uno sguardo approfondito sui suoi scatti più celebri e su una serie di fotografie inedite, eccezionalmente selezionate dall’archivio dello stesso fotografo.Organizzata da House of Lucie Ostuni e The Lucie Awards in collaborazione con la Fondazione Gian Paolo Barbieri e 29 Arts In Progress Gallery Milan l'esposizione conduce i visitatori alla scoperta di una vasta selezione di fotografie scattate tra gli anni Sessanta e gli anni 2000: dalle iconiche campagne pubblicitarie per maison come <a href="https://arte.sky.it/news/dolce-gabbana-sicilia-docufilm ">Dolce &amp; Gabbana</a>, Armani e <a href=" https://arte.sky.it/news/morte-vivienne-westwood-moda " target="_blank">Vivienne Westwood</a>, agli scatti più “personali” di attrici e top model del calibro di <a href="https://arte.sky.it/news/naomi-campbell-mostra-londra-moda " target="_blank">Naomi Campbell</a>, Eva Herzigova e Monica Bellucci. Ricreando le ambientazioni dei set fotografici e le location esotiche che hanno spesso caratterizzato il suo lavoro, l'allestimento della mostra è pensato per avvicinare i visitatori al mood creativo di <a href="https://arte.sky.it/news/gian-paolo-barbieri-uomo-bellezza-programmi-tv-15-aprile " target="_blank">Barbieri</a>, descrivendo ogni fotografia selezionata con accurate didascalie che ne contestualizzano la realizzazione e ne evidenziano l'importanza storica e artistica.Barbieri ha saputo interpretare e anticipare le tendenze del suo tempo, collaborando con alcuni dei più grandi stilisti e contribuendo a definire l'estetica del Made in Italy: la retrospettiva presso House of Lucie rende omaggio alla sua parabola creativa, sottolineando il suo contributo all'evoluzione della fotografia di moda. Tracciando una panoramica completa del suo lavoro e del suo stile attraverso immagini di straordinaria bellezza e potenza evocativa, "Gian Paolo Barbieri - Beyond Fashion" permette di apprezzare il segno lasciato nella cultura contemporanea da uno dei grandi fotografi del Novecento.

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Laura Alvarez, Venezuela, 1976 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Laura Alvarez, Venezuela, 1976 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Vogue Italia, Mauritius, 1983 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Vogue Italia, Mauritius, 1983 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Laura Alvarez, Venezuela 1976 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Laura Alvarez, Venezuela, 1976- Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Isa Stoppi, Milano 1968 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Isa Stoppi, Milano, 1968 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Eva Herzigova, Roma 1997 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Eva Herzigova, Roma - 1997 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Neith Hunter, Grecia 1983 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Neith Hunter, Grecia, 1983 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Monica Bellucci in D&amp;G, Milano 2000 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Monica Bellucci in D&G, Milano 2000 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Ewan McGregor, Milano 1995 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Ewan McGregor, Milano 1995 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Vivienne Westwood, Londra 1998 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

(c) Gian Paolo Barbieri - Vivienne Westwood, Londra, 1998 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS Gallery Milan

Credit Gian Paolo Barbieri. Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 Arts In Progress Gallery Milan. © Gian Paolo Barbieri - Mirella Petteni, Vogue Italia, 1968 - Courtesy of Fondazione Gian Paolo Barbieri and 29 ARTS IN PROGRESS gallery

La fotografia di Gian Paolo Barbieri in mostra a Ostuni

Larry Sultan, from Swimmers (MACK, 2023). Courtesy of the artist and MACK.

“Volevo creare qualcosa di assolutamente diverso, fisico e, in un certo senso, irragionevole... Così ho preso la mia macchina fotografica e mi sono tuffato sott'acqua in una piscina dopo l'altra. E lì ho iniziato a scattare”. Così il celebre fotografo statunitense <a href="https://arte.sky.it/archivio/2014/05/fotografia-lessing-salgado-in-mostra-bologna" target="_blank">Larry Sultan</a> descriveva “Swimmers", il suo progetto fotografico che offriva una prospettiva unica sul mondo delle piscine pubbliche di <a href="https://arte.sky.it/news/artisti-disabili-moma-san-francisco" target="_blank">San Francisco</a> e delle lezioni di nuoto tra il 1978 e il 1982, spostando l’obiettivo sotto il pelo dell’acqua per immortalare attimi di assoluta normalità ripresi da un punto di vista incredibilmente originale.A oltre quarant’anni da quegli scatti, la casa editrice <a href="https://mackbooks.co.uk/" target="_blank">MACK</a> ha pubblicato “Swimmers”, un elegante libro fotografico che raccoglie le immagini del progetto. Introdotto da un saggio del critico e storico della fotografia Philip Gefter, il volume raccoglie tutti gli scatti personalmente selezionati da Sultan per le esposizioni collegate al progetto, oltre a una serie di foto d’archivio assolutamente inedite.L’approccio quasi documentaristico adottato da Sultan, che si lasciò inizialmente ispirare dalle rappresentazioni presenti in un manuale di nuoto curato dalla Croce Rossa, ha prodotto immagini ricche di colori saturi e forme umane distorte dalla rifrazione dell'acqua, che il fotografo ha impiegato come una seconda lente per trasformare ogni scatto in modo imprevedibile. Immerse in un’atmosfera quasi onirica, in grado di rendere affascinante anche una normale lezione di nuoto, le immagini raccolte nel libro ci portano sott’acqua con il fotografo, offrendo all’osservatore una prospettiva unica.Alla fine degli anni Settanta, Larry Sultan era già un artista molto apprezzato per il suo approccio concettuale alla fotografia, eppure decise con questo nuovo progetto di osare e sperimentare nuove modalità espressive, dando vita a immagini piene di colore, movimento e fisicità: tale approccio innovativo portò Sultan a mettere in discussione il proprio processo creativo, aprendo una nuova fase della sua brillante carriera. "Swimmers" è un’opera che cattura la bellezza e la diversità attraverso l'obiettivo di uno dei fotografi più innovativi del secolo scorso, con immagini piene di colore e movimento che continuano ad affascinare il pubblico anche dopo quarant’anni.

Larry Sultan, from Swimmers (MACK, 2023). Courtesy of the artist and MACK.

L'arte del nuoto negli scatti del fotografo Larry Sultan

Road to winter paradise, Andrea Curzi. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Lo spettacolo mozzafiato del cielo notturno, dove regna incontrastata la Via Lattea, è il tema essenziale del concorso fotografico internazionale "<a href="https://arte.sky.it/foto/cielo-via-lattea" target="_blank">Milky Way Photographer of the Year</a>". Giunto alla sua settima edizione, il premio incorona le venticinque migliori fotografie astronomiche dell'anno, selezionate dal celebre blog "Capture the Atlas" fra oltre cinquemila scatti inviati dai fotografi di tutto il mondo. Il riconoscimento a queste immagini del cielo stellato sopra paesaggi naturali incontaminati è anche un tributo alle doti tecniche e al tempismo dei fotografi, elementi cruciali per ottenere immagini nitide e dettagliate della nostra <a href="https://arte.sky.it/news/guida-illustrata-universo " target="_blank">galassia</a>.I fotografi hanno spesso dovuto affrontare sfide significative per realizzare i loro scatti, viaggiando in luoghi remoti e bui, per evitare l'inquinamento luminoso prodotto dagli insediamenti urbani: non a caso le destinazioni preferite dagli appassionati di fotografia astronomica sono le vette delle Alpi o i deserti in giro per il mondo, dalla Namibia al Cile. Un altro fattore decisivo per catturare al meglio le immagini della nostra galassia è il periodo dell’anno: fra maggio e giugno, infatti, l’intervallo di visibilità della Via Lattea nel cielo è al suo massimo, consentendo ai fotografi di impostare tempi di scatto lunghi senza temere l’interferenza della luce solare.Oltre a giudicare la bellezza degli scatti in concorso, la giuria tiene conto della storia che c’è dietro ogni fotografia, nonché del luogo in cui è stata scattata, cercando di premiare l’impegno complessivo dietro ciascuno scatto. Momento di incontro e condivisione di una passione comune a molti fotografi, anche quest’anno il concorso "Milky Way Photographer of the Year" ha messo in evidenza immagini capaci di evocare meraviglia e ammirazione per il nostro universo.

Starlight therapy, Kavan Chay. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Starlight therapy, Kavan Chay. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Saoseo, Alexander Frost. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Saoseo, Alexander Frost. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Lightning lake, Tom Rae. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Lightning lake, Tom Rae. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Road to winter paradise, Andrea Curzi. 2024 Milky Way Photographer of the Year

The celestial symphony above a high desert lagoon, Kerry-Ann Lecky Hepburn. 2024 Milky Way Photographer of the Year

The celestial symphony above a high desert lagoon, Kerry-Ann Lecky Hepburn. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Desert bloom, Marcin Zajac. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Desert bloom, Marcin Zajac. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Milky way at morning glory pool, Jerry Zhang. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Milky way at morning glory pool, Jerry Zhang. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Sand path, Hugo Valle. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Sand path, Hugo Valle. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Starry hoodoo wonderland, Stephanie Thi. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Starry hoodoo wonderland, Stephanie Thi. 2024 Milky Way Photographer of the Year

The lions den, Lorenzo Ranieri Tenti. 2024 Milky Way Photographer of the Year

The lions den, Lorenzo Ranieri Tenti. 2024 Milky Way Photographer of the Year

Il cielo stellato in una serie di straordinarie fotografie

Martin Parr, La torre pendente, Italia, Pisa, 1990. Da Small World (c) Martin Parr/Magnum Photos

Occasione unica per ripercorrere la folgorante carriera di uno dei fotografi documentaristi più influenti del nostro tempo, la <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-martin-parr-mudec-milano" target="_blank">mostra</a> "Martin Parr. Short &amp; Sweet" al MUDEC di <a href="https://arte.sky.it/news/mostre-milano-stagione-2024-2025" target="_blank">Milano</a> presenta oltre sessanta fotografie selezionate dallo stesso artista, oltre ai duecento scatti della sua celebre installazione "Common Sense", offrendo al pubblico una panoramica integrale della sua opera, dai primi lavori in bianco e nero fino ai progetti più recenti. Allestita in collaborazione con l’agenzia <a href="https://arte.sky.it/news/libro-fotografo-elliott-erwitt" target="_blank">Magnum Photos</a>, la mostra non è solo una retrospettiva dei suoi scatti più celebri, ma anche un'esperienza che stimola la riflessione e il dibattito del pubblico su temi attuali e universali, visti attraverso l'obiettivo critico e sempre ironico del celebre fotoreporter britannico .Noto per il suo approccio documentaristico, mai disgiunto da una sottile vena satirica, da cinquant’anni <a href="https://arte.sky.it/news/mostra-fotografie-martin-parr-londra" target="_blank">Martin Parr </a>cattura con i suoi scatti gli aspetti più bizzarri e grotteschi della vita quotidiana. La mostra al <a href="https://arte.sky.it/news/libro-catalogo-mudec-pablo-picasso " target="_blank">MUDEC</a> ripercorre la sua evoluzione artistica: dagli esordi con la serie "The Non-Conformist" fino ai più celebri progetti fotografici della maturità, come "Life’s a Beach", legati ai temi del consumismo, del turismo e del kitsch. Combinando in modo tagliente ironia e critica sociale, le opere esposte presentano un’acuta riflessione sui grandi cambiamenti della società contemporanea, condividendo con i soggetti fotografati e con l’osservatore il gusto per il divertimento, la comicità involontaria e il kitsch che emerge dai suoi scatti, sempre coloratissimi e ricchi di contrasti.Curata dallo stesso Martin Parr, "Short &amp; Sweet" è impreziosita da un'intervista inedita realizzata da Roberta Valtorta, storica della fotografia, grazie a cui i visitatori possono conoscere meglio la poetica e il processo creativo del grande fotografo inglese. Aperta al pubblico fino al prossimo 30 giugno, la mostra al MUDEC assume i contorni di un dialogo costante tra artista e pubblico, invitato a guardare e a sorridere della società contemporanea attraverso gli occhi di uno dei più acuti osservatori del nostro tempo.

Martin Parr, Common Sense, 1995-1999 (c) Martin Parr/Magnum Photos

Martin Parr, Benidorm, Spain, 1997. Da Life’s a Beach (c) Martin Parr/Magnum Photos

Vista dell'allestimento della mostra Martin Parr – Short&amp;Sweet al Mudec – Museo delle Culture, Milano. Foto © Carlotta Coppo

Vista dell'allestimento della mostra Martin Parr – Short&Sweet al Mudec – Museo delle Culture, Milano. Foto (c) Carlotta Coppo

Gli scatti di Martin Parr fra kitsch e umanità

Gianfranco Ferré, 1995. Ph. Michel Comte. Courtesy of Centro di Ricerca Gianfranco Ferré, Politecnico di Milano

La retrospettiva in programma nei mesi invernali al Forte di Bard, in Valle d'Aosta, celebra il grande stilista lombardo a ottant'anni dalla nascita attraverso un percorso fotografico interamente inedito, impreziosito da abiti, bozzetti e disegni concessi in prestito dall'Archivio Storico Gianfranco Ferré.

Lo stile di Gianfranco Ferré visto da otto grandi fotografi

(c) William Fortescue, Wildlife Photographer of the Year

Lo storico Museo della Permanente di via Turati ospiterà nelle prossime settimane la 60esima edizione del "Wildlife Photographer of the Year", l’autorevole rassegna fotografica organizzata ogni anno dal Natural History Museum di Londra. L'occasione consentirà ai visitatori di intraprende un viaggio alla scoperta delle meraviglie del mondo naturale.

A Milano la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo

Foto di Jonny Gios su Unsplash

In occasione della mostra di Steve McCurry a Biella, un concorso invita i fotografi a raccontare l'essenza della montagna in tutte le sue declinazioni. Le foto selezionate saranno giudicate dallo stesso McCurry e da altri esperti, ed esposte in una mostra collettiva. Per partecipare c’è tempo fino al 6 marzo 2025.

Il contest per fotografi sulle orme di Steve McCurry

FotoTerritorio. Credits and Courtesy FotoTerritorio(12).jpg

Con tavole rotonde e talk, “Foto/Territorio” esplora il ruolo della fotografia nell’analizzare la società e il paesaggio urbano. L'iniziativa, che si presenta per la prima volta al pubblico il 16 e 17 novembre alla Serra Madre dei Giardini Margherita, punta a creare un modello replicabile di indagine territoriale, promuovendo laboratori e mostre future.

Lo stile di Gianfranco Ferré visto da otto grandi fotografi

Il legame tra fotografia e territorio al centro di una mostra a Bologna

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