Venetia 1600. Nascite e rinascite
sulla mostra
Sono trascorsi esattamente 1600 anni dalla fondazione di Venezia. Con la posa della prima pietra della Chiesa di San Giacometo a Rivo Alto, il giorno
dell’Annunciazione alla Madonna del 421, prese avvio la vicenda di un luogo unico e straordinario, denso di fascino, che, pur avendo conosciuto fortune alterne, ha sempre dimostrato di saper riscrivere il proprio futuro. A celebrare questo anniversario è la monumentale mostra Venetia 1600. Nascite e rinascite, che nelle sale di Palazzo dei Dogi in Piazza San Marco – emblema del potere e della gloria della Serenissima – racconta la lunga storia della città lagunare da un punto di vista inedito: si concentra infatti sui momenti di crisi e sui percorsi di rinnovamento che l'hanno contraddistinta.
I 1600 ANNI DI VENEZIA A PALAZZO DUCALE
Gli oltre 250 pezzi esposti, fra opere d’arte, manufatti antichi e documenti rari, sono distribuiti in dodici sezioni tematiche e consentono di ripercorrere i momenti chiave dell’identità di Venezia. Nell'esteso periodo di tempo preso in esame, la città è stata in grado di attirare, ospitare e far crescere generazioni di artisti, architetti, mecenati, letterati, musicisti, autori di teatro: tutte figure che hanno contribuito, a vario titolo, alla sua leggenda e alla sua grandezza. Carpaccio, Bellini, Tiziano, Veronese, Tiepolo, Rosalba Carriera,
Guardi e Canaletto, Canova, Hayez, Appiani e, più di recente, Pollock, Vedova, Tancredi,
Santomaso, Scarpa sono alcuni degli autori presenti con i loro capolavori nel percorso espositivo.
TUTTE LE NASCITE E LE RINASCITE DI VENEZIA
Fra le cadute che Venezia ha dovuto affrontare, dimostrando di sapersi rialzare con coraggio e determinazione, molte riguardano eventi catastrofici. Tanti gli incendi: da quello divampato il 20 dicembre 1577 nell’ala
occidentale di Palazzo Ducale, sede di questa grande mostra, a quello che devastò il quartiere di San Marcuola nel 1789, fino ad arrivare ai due rovinosi roghi che nel 1836 e nel 1996 compromisero il Teatro La Fenice. Un altro drammatico episodio documentato dalla rassegna è il crollo del Campanile di San Marco, avvenuto nel 1902; la sua ricostruzione, ispirata al principio del
“dov’era, com’era”, fece scuola non solo in Italia. E proprio con lo sguardo rivolto al Novecento e alle sfide più urgenti della Venezia contemporanea, a partire da quella climatica balzata agli onori della cronaca con l’alta marea del 2019, si chiude questa mostra.
[Immagine in apertura: Antonio Canal (detto Canaletto), Piazzetta San Marco con la Loggetta e la Libreria, 1730-1740. Olio su tela, 69 x 92 cm. Roma, Gallerie Nazionali d’Arte Antica]