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Gli Egizi e i doni del Nilo

RAGUSA-MUSEO DELLA CATTEDRALE – PALAZZO GAROFALO

13/04/2025 - 26/10/2025

Informazioni

curatori:

Paolo Marini

Per la prima volta nella sua storia, la Sicilia accoglie i tesori millenari del Museo Egizio di Torino, il più antico museo al mondo dedicato all’Egitto faraonico. L'occasione è la mostra Gli Egizi e i doni del Nilo a Ragusa, perla del barocco e scrigno di bellezza e cultura. Dal 13 aprile al 26 ottobre, il Museo della Cattedrale – Palazzo Garofalo ospita 27 reperti archeologici, tra cui vasi canopi, papiri, amuleti e una splendida maschera funeraria in cartonnage. Un preziosa selezione a dialogo con opere provenienti da alcuni musei siciliani, come il Salinas di Palermo, il Museo del Papiro di Siracusa e quello Archeologico Ibleo.

L’ARTE EGIZIA IN MOSTRA A RAGUSA

Il percorso espositivo di Gli Egizi e i doni del Nilo si snoda lungo oltre tremila anni di storia, dall’Epoca Predinastica all’Età greco-romana, in un intreccio di religione, arte e vita quotidiana che avvince e sorprende. Tra i capolavori in mostra, spiccano un modellino di imbarcazione funeraria, decorato con gli occhi udjat, simbolo di protezione, e un set di vasi canopi in alabastro appartenenti a Ptahhotep, che raccontano rituali millenari di conservazione e spiritualità. Ad arricchire l’esperienza, sale multimediali, installazioni scenografiche e apparati didattici che trasformano la visita in un racconto coinvolgente, adatto a tutte le età. La mostra dedica anche uno spazio alla nascita dell’egittologia, omaggiando due figure chiave: Johann Joachim Winckelmann, pioniere dell’arte egizia in chiave scientifica, e Jean-François Champollion, decifratore dei geroglifici.

PER LA PRIMA IN SICILIA I CAPOLAVORI DEL MUSEO EGIZIO DI TORINO

Prodotta da Arthemisia e curata da Paolo Marini, la mostra Gli Egizi e i doni del Nilo intende anche agire da "motore di valorizzazione" su scala territoriale: “Portare a Ragusa una mostra di tale portata sembrava un sogno”, ha affermato l’assessore Giovanni Gurrieri. Il progetto si inserisce in un ampio programma di eventi che estende la stagione turistica. Per Iole Siena, presidente di Arthemisia, “mettere l’arte a disposizione di tutti” è l’obiettivo di un progetto espositivo che riconosce ai piccoli centri, come Ragusa, un ruolo di primo piano. E in questa prima assoluta, la città diventa ponte ideale tra due mondi antichi, uniti dal desiderio di raccontare la bellezza e custodire la memoria.

[Immagine in apertura: Bronzetto della dea Iside lactans (dettaglio). Epoca Tarda (664–332 a.C.) o successiva. Provenienza ignoto, Bronzo, 12x18x45 cm. Cat. 156. Torino, Museo Egizio]

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