Andrea Pazienza ‒ Fino all'estremo

sulla mostra

Disegnatore, fumettista, illustratore e pittore. Talento trasversale, protagonista di una parabola fulminea, Andrea Pazienza è una delle colonne portanti del fumetto italiano.

La mostra allestita al Palazzo Albergati di Bologna, a cura di ARF! ‒ Festival di storie, segni & disegni, ripercorre le vicende dell'artista originario di San Benedetto del Tronto e approfondisce il suo legame con la città emiliana, dove Pazienza giunge nel 1974, non ancora ventenne, per iscriversi al DAMS, dando il via a un'impresa creativa divenuta leggendaria.

PAZIENZA A BOLOGNA

Le oltre 100 opere riunite dalla mostra Andrea Pazienza – Fino all’ultimo respiro ‒ che si ispira, nel titolo, alla prima stesura del futuro Gli ultimi giorni di Pompeo ‒ provengono dagli archivi delle persone più vicine all’artista e descrivono i contorni di una pratica in cui trovano spazio tempere e pennarelli, colori acrilici e matite, senza dimenticare tutta la forza del bianco e nero. Il risultato è una panoramica dei capolavori del fumettista, reso celebre da pietre miliari dello storytelling come Pentothal, Zanardi e Pompeo, appunto, senza dimenticare Giallo Matematico, Colas e Petrilli e le illustrazioni di Betta sullo squalo e Corteo di Bologna. Il tutto accompagnato da una selezione di immagini del fotografo e artista visuale Enrico Scuro.

LA STORIA DI ANDREA PAZIENZA

Amore, rivolte, turbamenti e scontri politici emergono dalle linee che compongono i personaggi di Andrea Pazienza, ritraendo una generazione in tumulto alla quale apparteneva lo stesso Paz. In un solo decennio – la sua morte prematura risale al 1988, ad appena 32 anni – l’artista fu capace di consegnare ai propri successori un immaginario che, a distanza di anni, conserva intatta l’attualità delle origini. La stessa sferzante attualità che si ritrova fra le pagine di Cannibale, Il Male e Frigidaire, riviste alle quali Pazienza collaborò con grande energia tra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Ottanta, diventando un punto di riferimento nello scenario della nona arte italiana.

[Immagine in apertura: Andrea Pazienza, Corteo a Bologna © Marina Comandini Pazienza]

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