Grazia Varisco - Percorsi Contemporanei 1957-2022

sulla mostra

Promosso e prodotto da Comune di Milano | Cultura, Palazzo Reale e Archivio Varisco, il progetto espositivo Grazia Varisco - Percorsi Contemporanei 1957-2022, a cura di Marco Meneguzzo, riunendo oltre centocinquanta opere, ripercorre le ricerche e le sperimentazioni condotte in oltre sessant’anni di attività dall'artista milanese Grazia Varisco, protagonista indiscussa della scena contemporanea italiana delle arti visive.


LA MOSTRA ANTOLOGICA DEDICATA A GRAZIA VARISCO


La retrospettiva, che rappresenta la più importante rassegna mai realizzata sul lavoro dell'artista, si snoda lungo un percorso espositivo articolato attraverso i temi della sua ricerca suddivisi per tipologia di esperienze. Nel capitolo Materici (1957-1959), ad esempio, sono raggruppati i primi lavori degli anni Cinquanta realizzati dalla Varisco durante gli studi in Accademia a Brera; in Tavole Magnetiche (1959-1962), invece, sono presentate le prime ricerche legate alla rappresentazione dello spazio-tempo e alla dinamica del gioco sviluppate con il Gruppo T – il collettivo artistico fondato insieme ad Anceschi, Boriani, Colombo e De Vecchi. Seguono poi i lavori degli anni Sessanta in cui Grazia Varisco esplora le immagini in movimento e il fenomeno della percezione. Con Schemi luminosi variabili (1962-1969), presentati alla Biennale di Venezia anche nell’ultima edizione guidata da Cecilia Alemani, l’artista sperimenta, invece, materiali non convenzionali come il metacrilato blu, i motorini elettrici e la luce al neon. Mentre Reticoli frangibili, Mercuriali, Variabili + Quadrionda rimandano ai lavori realizzati mediante l’uso del vetro industriale. Presenti, poi, le sezioni Extrapagine (1973-1986), Spazio potenziale (1974-1976), Meridiana (1974) e Gnomoni (1975-1982) incentrate sulle ricerche sperimentali dedicate all’anomalia e all’imprevisto; e Duetti (1986-1989) e Oh! (1997), rivolti, piuttosto, a nuove forme di astrazione e semplificazione artistica. I lavori del nuovo millennio (come Silenzi del 2005 e Quadri Comunicanti del 2008) sono, infatti, tutti incentrati sulla relazione tra regola e caos e tra programma e casualità.


A PALAZZO REALE RIPROPOSTA LA MOSTRA DEL 1969


La sala più grande di Palazzo Reale, inoltre, ospita il riallestimento della storica mostra di Grazia Varisco (perfetta sintesi del suo periodo artistico cinetico) realizzata alla Galleria Schwarz di Milano nel 1969. In particolare, è stato ricostruito integralmente lo spazio Dilatazione spaziotemporale di un percorso: un ambiente completamente buio caratterizzato da pareti inclinate, curve e irregolari, all’interno del quale un’intensa sorgente luminosa percorre le superfici cambiando velocità a seconda dell’inclinazione e della deformazione dei piani.

[Immagine in apertura: Grazia Varisco – Percorsi Contemporanei 1957-2022. Palazzo Reale, Milano, 2022. Veduta della mostra. Courtesy Archivio Varisco. Photo Thomas Libis]

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