Arte
16 dicembre 2024
Arte
16 dicembre 2024
Una mostra a Palazzo Chigi ad Ariccia esplora il legame di Gian Lorenzo Bernini con la pittura del suo tempo, attraverso dipinti provenienti dalla Collezione Koelliker attribuiti al celebre scultore. Ad arricchire l'esposizione, un’ampia selezione di capolavori del Seicento eseguiti dai suoi contemporanei.
Nel corso del Seicento, il Barocco ha trasformato profondamente il panorama urbano e la topografia di Roma, dotando la città di architetture e capolavori scultorei di eccezionale qualità anche per effetto delle numerose commissioni papali. Maestro assoluto di questo periodo storico è Gian Lorenzo Bernini: in pochi sanno, tuttavia, che il celeberrimo scultore e architetto fu anche un superbo pittore. Tale aspetto della sua produzione artistica è approfondito da una mostra in corso nelle sale di Palazzo Chigi ad Ariccia, alle porte della Capitale.
Allestita fino al 18 maggio 2025, Bernini e la pittura del ‘600. Dipinti della Collezione Koelliker presenta al pubblico una selezione di dipinti attribuiti a Bernini. Si tratta di opere accomunate dalla comune provenienze: appartengono tutte, infatti, alla Collezione Koelliker, una delle più prestigiose raccolte private di arte italiana nel mondo. Nella sontuosa cornice barocca della dimora di Ariccia, il percorso espositivo – a cura di Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi e tra i massimi esperti del settore – raccoglie alcuni rari dipinti autografi, tra cui l’Autoritratto mentre disegna, il Ritratto del poeta Virginio Cesarini e il suggestivo Cristo alla colonna, improntato su caratteristiche tizianesche.
Ad arricchire l’esposizione contribuisce la serie di lavori di artisti italiani e stranieri attivi a Roma nel XVII secolo. Da Giovanni Lanfranco con il suo Sansone che sbrana il leone, al Battesimo di Cristo di Pietro da Cortona, le sale di Palazzo Chigi testimoniano e "riportano in vita" il fervore creativo dell'epoca. Nel percorso espositivo sono inclusi il Ritratto del cardinale Alderano Cybo di Carlo Maratta e il Ritratto di Urbano Barberini di Giuseppe Passeri, che emergono come due dei pezzi più impressionanti. Nel complesso, la mostra Bernini e la pittura del ‘600. Dipinti della Collezione Koelliker incoraggia a riflettere sulla portata della produzione berniniana e, parallelamente, sottolinea l'importanza della pittura barocca. Per i visitatori la rassegna si qualifica quindi come un'occasione per osservare insieme, in una storica sede, una vasta gamma di opere d’arte rappresentative di un periodo artistico tanto significativo quanto affascinante.
[Immagine in apertura: G. L. Bernini, Autoritratto mentre disegna, (1623-25), olio su tela, cm. 47 x 38,7. Milano, Collezione Koelliker, inv. LK0584]
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