
La prima opera d'arte contemporanea ospitata nel portico di San Pietro
Altro
14 febbraio 2025

La prima opera d'arte contemporanea ospitata nel portico di San Pietro
Altro
14 febbraio 2025
Sarà una suggestiva installazione sonora creata dall’artista americano Bill Fontana ad accogliere i partecipanti alla "Notte Bianca" del Giubileo degli Artisti, in programma domenica 16 febbraio. Grazie all’impiego di tecnologie avanzate, l’opera cattura e amplifica ogni minima vibrazione dello storico Campanone di San Pietro per far percepire il “silenzio” della campana.
Un’esperienza unica e innovativa per accogliere visitatori e pellegrini presenti nel porticato di San Pietro nel corso dell'Anno Santo: è quanto promette di realizzare Gli echi muti di una grande scultura sonora - Il Campanone di San Pietro, eccezionale installazione realizzata dall'artista statunitense Bill Fontana, allestita nel portico della grande basilica vaticana in occasione della Notte Bianca, in programma il 16 febbraio nell’ambito del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura.
Noto per la sua capacità di trasformare in opere d'arte i suoni di ambienti particolari ed estremi, Fontana ha dato vita un nuovo progetto creativo che si propone di far risuonare, fisicamente e metaforicamente, i momenti di silenzio di un simbolo della cristianità come il Campanone, dando “nuova vita a questa grande scultura sonora, affinché possa far sentire al mondo un linguaggio di pace e di speranza che tutti possano ascoltare”, come ha sottolineato Umberto Vattani, curatore dell’opera insieme a Valentino Catricalà.
L’INSTALLAZIONE SONORA DI BILL FONTANA PER IL GIUBILEO 2025
Realizzata in collaborazione con l’IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique / Musique) di Parigi e un team di ingegneri del suono, la nuova installazione di Bill Fontana utilizza sensori acustici all’avanguardia per catturare le più impercettibili vibrazioni emesse dal Campanone, maestoso strumento di oltre nove tonnellate fuso alla fine del XVIII secolo dall’orafo romano Luigi Valadier, padre del noto architetto Giuseppe. Tali vibrazioni sono poi amplificate e ritrasmesse da un impianto audio composto da dodici altoparlanti, accuratamente collocati sotto il portico della Basilica di San Pietro.
Il risultato è un'esperienza artistica unica che prende la forma di quella "scultura sonora" menzionata nel titolo dell’opera stessa: l’ascoltatore viene infatti accarezzato da ogni possibile sfumatura acustica emessa da una campana apparentemente silenziosa, immergendosi così in un’atmosfera rarefatta e suggestiva, perfettamente complementare all’idea di pellegrinaggio spirituale che anima l’anno giubilare.
UN MESSAGGIO DI PACE E SPERANZA DAL CAMPANONE DI SAN PIETRO
Prima opera contemporanea accolta sotto il portico della chiesa più importante della cristianità, Gli echi muti di una grande scultura sonora rappresenta un'iniziativa tesa a unire arte, tecnologia e spiritualità, al fine di trasmettere un messaggio sonoro universale che ricordi a tutti l’importanza dell’armonia e della fratellanza. Da sempre strumento di richiamo alla preghiera, le campane tornano a essere oggetto dell’indagine creativa dell’artista statunitense, assumendo questa volta un nuovo valore simbolico, quello del richiamo al dialogo e alla pace tra i popoli.
L’installazione risuonerà all'interno di uno spazio suggestivo, al cospetto di uno dei luoghi simbolo della religione e della spirutalità, accogliendo in modo innovativo e avvolgente i pellegrini e i visitatori arrivati a Roma da tutto il mondo per il Giubileo.
[Immagine in apertura: Bill Fontana, Gli echi muti di una grande scultura sonora 2025. Basilica di San Pietro, Roma. Foto ©️ Bill Fontana]
PUBBLICITÀ