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Gli splendidi teatri del centro Italia si candidano per entrare nella lista UNESCO
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30 gennaio 2025
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Gli splendidi teatri del centro Italia si candidano per entrare nella lista UNESCO
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30 gennaio 2025
L’Italia candida 18 teatri storici di Marche, Emilia-Romagna e Umbria alla lista UNESCO. Costruiti tra il XVIII e il XIX secolo, questi gioielli architettonici sono ancora oggi riconosciuti come simboli dell'identità collettiva. La decisione finale per l'inserimento tra i patrimoni dell'umanità è attesa nel 2026.
L’Italia centrale punta tutto su uno dei suoi tesori più preziosi: i teatri condominiali all’italiana, gioielli architettonici e culturali che ora ambiscono a entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. La candidatura, sostenuta dalla Regione Marche con il supporto del Ministero della Cultura e del Ministero degli Affari Esteri, coinvolge diciotto teatri distribuiti tra Marche, Emilia-Romagna e Umbria. Un riconoscimento che, se ottenuto, celebrerebbe la bellezza e la storia di questi luoghi, simbolo di partecipazione collettiva e vita comunitaria.
I TEATRI DEL CENTRO ITALIA DIVENTERANNO PATRIMONIO UNESCO?
Ma cosa rende questi teatri così speciali? Innanzitutto la loro storia: costruiti tra il XVIII e il XIX secolo, non erano solo spazi di spettacolo, ma veri e propri simboli di identità collettiva, finanziati da cittadini e famiglie locali che li gestivano in forma di “condominio”.
Oggi, questo patrimonio si articola in diciotto piccoli capolavori sparsi fra tre regioni: nelle Marche, spiccano il Teatro della Fortuna di Fano, il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e il Teatro Lauro Rossi di Macerata, splendidi esempi di architettura teatrale con affreschi e decorazioni mozzafiato. In Emilia-Romagna, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo e il Teatro Mariani di Sant’Agata Feltria raccontano la lunga tradizione teatrale della regione, mentre in Umbria il Teatro Sociale di Amelia e il Gian Carlo Menotti di Spoleto continuano a essere palcoscenici di eventi prestigiosi, come il celebre Festival dei Due Mondi.
I PROSSIMI PASSI VERSO IL RICONOSCIMENTO
Il riconoscimento UNESCO sarebbe un passo decisivo per la conservazione e la valorizzazione di questi luoghi unici. Significherebbe attirare più attenzione, risorse e visitatori, garantendo un futuro solido a un sistema teatrale che è parte dell’anima delle comunità locali. La sfida ora si sposta a Parigi, dove gli organi dell’UNESCO esamineranno il dossier prima della decisione finale attesa nel 2026. Se tutto andrà per il verso giusto, questo prezioso patrimonio, spesso sottovalutato, potrà finalmente ottenere la tutela e la visibilità internazionale che merita.
[Immagine in apertura: Perugia. Foto di Nils Schirmer]
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