lo spettacolo The Candy☆Explosion, di e con Taketeru Kudo. Photo courtesy Taketeru Kudo

A Bergamo è di scena la danza Butoh giapponese

Danza e teatro

20 febbraio 2025

lo spettacolo The Candy☆Explosion, di e con Taketeru Kudo. Photo courtesy Taketeru Kudo

A Bergamo è di scena la danza Butoh giapponese

Danza e teatro

20 febbraio 2025

La danza Butoh, nata in Giappone negli anni Cinquanta, arriva a Bergamo con "Fiore di tenebra", la rassegna di arti sceniche in programma dal 21 febbraio al 9 marzo. Tra spettacoli, mostre e incontri, il festival esplora questa forma d’arte viscerale, che indaga la fragilità umana e sfida le convenzioni estetiche e formali.

La danza Butoh nasce in Giappone alla fine degli anni Cinquanta come ribellione alla rigidità delle tradizioni coreutiche giapponesi e del balletto occidentale. Oscura e viscerale, questa forma d'arte comporta una ricerca interiore, un'indagine della fragilità umana che sfida le convenzioni sulla bellezza e sulla forma.

Dal 21 febbraio al 9 marzo 2025, il Monastero del Carmine di Bergamo diventa il cuore pulsante di questa espressione artistica con Fiore di tenebra. La danza Butoh. L’evento, organizzato dal Teatro Tascabile in collaborazione con l’Università di Bergamo, inaugura un ciclo di incontri dedicati alle diverse forme dell’arte scenica, dai maestri del Novecento alle contaminazioni tra Oriente e Occidente.

SPETTACOLI, INCONTRI E MOSTRE PER ESPLORARE L’ANIMA DEL BUTOH

L’evento si apre il 21 febbraio con Un vascello di rovine, il laboratorio pratico condotto da Taketeru Kudo, uno dei più importanti danzatori Butoh contemporanei. Seguiranno incontri e proiezioni che approfondiranno la storia e la filosofia di questa danza, tra cui il documentario Kazuo Ohno. Beauty and Strength (il 22 febbraio), dedicato a uno dei padri fondatori del Butoh.

Il 23 febbraio verrà inaugurata la mostra fotografica L’invisibile si fa danza di Fabio Massimo Fioravanti: un reportage che racconta la molteplicità di stili e generazioni di danzatori Butoh in Italia e Giappone. A dialogare con il fotografo saranno studiosi della cultura teatrale nipponica, in un incontro che esplorerà il rapporto tra corpo, immagine e memoria.

Il 28 febbraio sarà invece dedicato alla figura di Taketeru Kudo, che racconterà il proprio percorso artistico al pubblico, seguito dal suo spettacolo Essere me stesso: un’intensa esplorazione della sua identità attraverso il linguaggio del corpo.

LA DANZA GIAPPONESE PROTAGONISTA A BERGAMO

Il 29 febbraio il pubblico potrà approfondire il legame tra danza e ribellione con l’incontro Nei corpi del Butoh: per una ribellione danzata, che esplorerà l’evoluzione di questa pratica attraverso le figure di Hijikata, Ohno e Kasai. Da non perdere, lo stesso giorno, la prima italiana di The Candy☆Explosion di Taketeru Kudo, un’opera che mescola teatro, danza e arti visive per raccontare la lotta dell’uomo moderno fra tradizione secolare e alienazione contemporanea.

Il percorso di Fiore di tenebra culminerà il 2 marzo con un momento di profonda connessione tra estetica e spiritualità: la tradizionale Cerimonia del Tè (Cha no yu). Questo rito, legato al Buddismo Zen, offrirà un’ulteriore chiave di lettura della poetica Butoh, in cui il gesto si fa linguaggio e l’atto quotidiano diventa arte.

[Immagine in apertura: lo spettacolo The Candy☆Explosion, di e con Taketeru Kudo. Photo courtesy Taketeru Kudo]

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