Gaetano Pesce, Modello World Trade Center, part., 2002

Omaggio all'architetto Gaetano Pesce alla Milano Design Week 2025

Architettura

30 marzo 2025

Gaetano Pesce, Modello World Trade Center, part., 2002

Omaggio all'architetto Gaetano Pesce alla Milano Design Week 2025

Architettura

30 marzo 2025

Dal 7 al 13 aprile, durante la Milano Design Week 2025, la Galleria Antonia Jannone di Milano dedica a Gaetano Pesce una mostra-tributo a un anno dalla sua scomparsa. In oltre quattro decenni di carriera, il progettista ha rivoluzionato l’architettura con opere innovative e sperimentali, i cui modelli e disegni sono riuniti per l’occasione.

Per più di quarant’anni, Gaetano Pesce ha lavorato con un obiettivo preciso: rendere l’architettura, la scultura e il design utili, comprensibili, vicini alla vita reale e in grado di veicolare messaggi. Lo ha fatto con immagini riconoscibili, materiali innovativi e un approccio sempre orientato alle persone. Ha cercato modi nuovi di costruire, senza mai perdere di vista i bisogni concreti della società. Il suo stile è inconfondibile: sorprendente, diretto, mai banale. Pesce ha portato nell’architettura elementi della cultura popolare, della strada, della quotidianità. Non ha seguito mode né regole fisse, e forse è anche per questo che il suo lavoro è stato spesso difficile da inquadrare. Ma proprio questa libertà è diventata il suo marchio: la capacità di fondere arte, design e architettura in un linguaggio personale, che ancora oggi appare avanti rispetto ai tempi.

MILANO CELEBRA GAETANO PESCE ALLA DESIGN WEEK 2025

In occasione della Milano Design Week, dal 7 al 13 aprile la Galleria Antonia Jannone dedica al designer una mostra che ne ripercorre le idee e le opere a un anno dalla scomparsa. Con il titolo Gaetano Pesce. Una festa per l’architettura: modelli, pensieri e disegni, l’esposizione raccoglie modelli, schizzi e pensieri che raccontano la sua visione, a partire da tre progetti emblematici. La Torre Pluralista, concepita nel 1987, è un grattacielo in cui ogni abitante può personalizzare la propria parte di facciata, rompendo l’uniformità dei palazzi moderni. Il World Trade Center, ideato dopo l’11 settembre, prevede due torri che si inclinano e si uniscono in un cuore luminoso, simbolo di unione. Infine il Pink Pavilion è la prima architettura interamente realizzata in poliuretano espanso: una struttura temporanea, colorata, costruita per la Triennale Bovisa nel 2007 e poi demolita. Ogni modello è l’espressione concreta di un’idea chiara: l’architettura può essere anche veloce, spontanea, leggera, senza perdere profondità.

LA MOSTRA DI GAETANO PESCE ALLA GALLERIA ANTONIA JANNONE

Accanto ai modelli, la mostra affianca una selezione di disegni di grande formato, alcuni dei quali risalgono agli anni Settanta e Ottanta, a dimostrazione della coerenza e dell’originalità della sua ricerca. “Mi sono sforzato di trovare sempre nuovi materiali che si adattino alla logica della costruzione e offrano servizi adeguati ai bisogni reali delle persone” raccontava Pesce, descrivendo la propria ricerca. Una ricerca che non si arresta neanche nella fase più matura della sua produzione, come testimonia la sezione dedicata a uno dei suoi ultimi progetti, nato da un viaggio in Oman. Qui, osservando gli alberi di Boswellia, ha immaginato una nuova serie di sedute – le Oman Chairs – realizzate con una tecnica che unisce due resine diverse in un’unica colata: oggetti di design che rappresentano una sintesi perfetta del suo lavoro, tra sperimentazione, originalità, attenzione alla forma e alla materia. Gaetano Pesce. Una festa per l’architettura: modelli, pensieri e disegni segna il ritorno del maestro del design italiano torna nella galleria fondata da Antonia Jannone e considerata uno storico punto di riferimento per il dialogo tra architettura ed arte, a un decennio dalla personale del 2015.

[Immagine in apertura: Gaetano Pesce, Modello World Trade Center, part., 2002]

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