
La fragilità del presente nella rassegna di arti performative di Rimini
Danza e teatro
24 aprile 2025

La fragilità del presente nella rassegna di arti performative di Rimini
Danza e teatro
24 aprile 2025
È tutto pronto per il nuovo appuntamento con “supernova”, il festival di teatro, performance e musica che parte da una prospettiva "strana e inquietante" per coinvolgere i luoghi culturali di Rimini. L'obiettivo? Esplorare le complessità socio-politiche del presente .
Prenderà il via il prossimo 30 aprile la terza edizione di supernova, rassegna di teatro e arti performative organizzata in alcuni dei principali spazi culturali di Rimini. Realizzato su progetto curatoriale di Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, in collaborazione con la drammaturga Paola Granato, il festival riminese si propone di esplorare il mondo contemporaneo, con le sue fragilità e le sue distonie, attraverso un’insolita fusione di linguaggi artistici diversi.
Il cartellone della manifestazione vedrà quindi alternarsi spettacoli teatrali, performance, workshop e incontri con gli artisti, per una cinque giorni destinata a coinvolgere i palcoscenici più rappresentativi della città romagnola. Il duplice obiettivo di supernova sarà quello di evidenziare l’importanza della diversità nelle arti performative, e confermare lo status di Rimini come punto di riferimento per l’innovazione nel settore teatrale.
IL PROGRAMMA DELLA TERZA EDIZIONE DI “SUPERNOVA”
Il fil rouge tematico delle diverse esperienze in programma al festival riminese è racchiuso nell’espressione inglese “weird and eerie” (letteralmente, “strano e inquietante”): tale concetto, mutuato dalle riflessioni del filosofo britannico Mark Fisher, è adottato come un filtro per rileggere l’esperienza straniante della realtà contemporanea attraverso le arti performative, con un focus speciale dedicato alle fragilità del contesto socio-politico attuale. Le opere in cartellone a Rimini fino al 4 maggio adottano così una gran varietà di linguaggi artistici e comunicativi per smontare gli stereotipi interpretativi più comuni e offrire agli spettatori nuove chiavi di lettura del mondo di oggi.
Tra gli spettacoli in programma, spicca la prima europea al Teatro Galli di Vampyr della regista cilena Manuela Infante, opera inaugurale della rassegna che sfrutta l'allegoria del vampiro per riflettere sui drammi legati allo sfruttamento sul lavoro. Anche quest’anno, il festival coinvolge poi numerose realtà locali, come ad esempio gli studenti di un liceo classico riminese, protagonisti di un progetto teatrale ispirato da Le Troiane di Euripide. Lo spettacolo, diretto da Francesco Montanari e Francesca Morello | R.Y.F., parte dalla rilettura della celebre tragedia greca per avviare una riflessione critica sul senso e le conseguenze della guerra nel mondo di oggi.
TORNA A RIMINI IL FESTIVAL DI ARTI PERFORMATIVE E CONTEMPORANEE
La connotazione diffusa di supernova consente al festival di abbracciare idealmente l’intero tessuto urbano e sociale di Rimini. Tra le location coinvolte nel programma della manifestazione, spiccano spazi teatrali storici come l'Arena Francesca da Rimini e l’ottocentesco Teatro Galli, così come luoghi dedicati alle arti e al cinema, tra cui l'ex sala cinematografica Astoria e l'Ala nuova del Museo della Città.
Proprio il polo espositivo nel cuore di Rimini ospiterà il 1° maggio un reading “dadaista e furioso” dell’attrice Silvia Calderoni, in dialogo con la mostra Future in the past dedicata ai 35 anni dell’Archivio Motus. Il festival si concluderà il 4 maggio al Teatro Galli con la presentazione di Daemon, ultimo lavoro della compagnia teatrale Motus, diretta dai curatori della rassegna riminese, e con una grande festa di chiusura negli spazi di Casa Madiba.
[Immagine in apertura: Giulia Scotti, QUELLO CHE NON C’È, 2023 © Carlo Scotti]
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