Tatiana Trouvé​, Hors-sol, 2025, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio

Primavera a Venezia: bis di mostre d'arte contemporanea alla Pinault Collection

Arte

09 aprile 2025

Tatiana Trouvé​, Hors-sol, 2025, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio

Primavera a Venezia: bis di mostre d'arte contemporanea alla Pinault Collection

Arte

09 aprile 2025

A Venezia la primavera si apre con due grandi mostre alla Pinault Collection: Thomas Schütte a Punta della Dogana esplora la figura umana tra ironia e inquietudine, mentre Tatiana Trouvé a Palazzo Grassi immerge lo spettatore in un mondo onirico tra memoria e materia.

In primavera Venezia fiorisce sotto il segno dell’arte contemporanea, e la Pinault Collection si conferma ancora una volta tra le istituzioni culturali più vitali e sorprendenti del panorama europeo. La stagione si apre con l’inaugurazione di due mostre monumentali: Thomas Schütte. Genealogies, fino al 23 novembre a Punta della Dogana, e Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose, fino al 4 gennaio a Palazzo Grassi. Due sguardi radicalmente diversi ma accomunati dalla stessa vocazione esplorativa, dalla stessa capacità di trasformare la materia in linguaggio universale. La città lagunare diventa così teatro di un doppio viaggio: da un lato, una riflessione corrosiva sull’umano attraverso forme scultoree e disegni inquieti; dall’altro, un’immersione in un universo onirico, dove la memoria si intreccia alla materia, e le cose raccontano storie.

LA MOSTRA DI THOMAS SCHÜTTE A PUNTA DELLA DOGANA

A Punta della Dogana, Genealogies è un'esperienza totalizzante nell’universo di Thomas Schütte, artista tedesco fra i più lucidi e provocatori della scena contemporanea. In un percorso ricco e stratificato, curato da Camille Morineau e Jean-Marie Gallais, si incontrano corpi deformati, teste grottesche, figure scolpite in materiali che vanno dall’argilla alla cera, dal vetro al bronzo. Il tratto distintivo? Un’umanità osservata con occhio tagliente, a tratti satirico, sempre profondamente umano. L’artista attraversa la storia dell’arte e la politica contemporanea, facendo convivere monumentalità e ironia, intimità e denuncia. I disegni, le incisioni e le opere su carta – spesso inedite – dialogano costantemente con le sculture, rivelando il processo creativo e il lato più intimo di Schütte. La figura umana, da sempre centro nevralgico della sua ricerca, diventa lente per guardare il mondo con sguardo nuovo e più consapevole.

TATIANA TROUVÉ A PALAZZO GRASSI A VENEZIA

Se Punta della Dogana indaga la materia del corpo, a Palazzo Grassi Tatiana Trouvé ci invita a perderci nei meandri della memoria e dell'immaginazione. La strana vita delle cose è una mostra magnetica, concepita come un labirinto di esperienze sensoriali e simboliche, dove le sculture dialogano con i disegni e le opere su carta evocano mondi in bilico tra realtà e sogno. L’artista trasforma ogni oggetto – valigie, chiavi, coperte, strumenti – in un nodo poetico di significati. Emergono tra le pieghe delle opere echi di eventi recenti, come la pandemia o le rivolte francesi, mescolati a suggestioni ancestrali, mappe astrali e tracce di viaggi interiori. Il risultato è un’esplorazione ipnotica del tempo e dello spazio, in cui ogni elemento sembra animato da una propria vita segreta. Trouvé, con la sua maestria nel maneggiare materiali diversi – dal bronzo al vetro, dall’asfalto al marmo – costruisce un ecosistema narrativo dove il passato e il futuro si fondono nel presente.

[Immagine in apertura: Tatiana Trouvé​, Hors-sol, 2025, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection]

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