Con le videoinstallazioni di Fabrizio Plessi prende il via a Firenze la prima stagione espositiva di Rifugio Digitale. La nuova galleria d'arte si è insediata nei 165 metri quadrati della galleria, situata al di sotto di Piazzale Michelangelo, che nel corso della Seconda Guerra Mondiale fu impiegata come rifugio antiaereo.

Da luogo di difesa contro le crudeltà della guerra alla rinascita nel segno di tutte le discipline artistiche ed espressive, dall'architettura al design, dalla fotografia al cinema, senza dimenticare la letteratura: questo il "destino" di Rifugio Digitale, la nuova galleria d'arte appena inaugurata a Firenze. Il progetto messo a punto dallo studio di architettura Archea Associati – fondato nel 1988, nel capoluogo toscano, da Laura Andreini, Marco Casamonti e Giovanni Polazzi – ha portato alla riattivazione di un'antica galleria al di sotto di Piazzale Michelangelo, uno dei punti panoramici più frequentati e amati della città. Accessibile dal civico 41 di via della Fornace, questo versatile spazio espositivo nel 1943 venne impiegato come rifugio antiaereo.LA NUOVA GALLERIA D'ARTE DI FIRENZE È RIFUGIO DIGITALE La denominazione della galleria evoca proprio la precedente funzione, mentre il riferimento alla dimensione digitale intende sottolineare la volontà di rendere questo luogo il teatro privilegiato dell'incontro fra i linguaggi artistici e la tecnologia: sarà proprio quest'ultima, infatti, la "chiave interpretativa" per eccellenza delle iniziative ospitate nella peculiare cornice architettonica. L'intervento di riqualificazione ha sottratto l'ambiente alla condizione di degrado in cui versava, ponendo le basi, anche dal punto di vista funzionale e degli impianti, per accogliere progetti legati al multiforme universo delle realtà digitali; parallelamente, sono stati annunciati anche eventi e performance.LA MOSTRA DI FABRIZIO PLESSI A FIRENZE La prima mostra ospitata nei 165 metri quadrati di Rifugio Digitale è Oro, visitabile dal 14 aprile al 31 maggio 2022 (solo nel weekend previo appuntamento). Fra i precursori della videoarte in Italia, Fabrizio Plessi è stato scelto per questo debutto: per l'occasione l'artista, classe 1940, presenta l'opera site specific Oro. Sviluppandosi nei 16 schermi disposti lungo i 33 metri del tunnel, l'installazione origina una sorta di "gigantesco mosaico d’oro", che si muove "nella liquidità sotterranea, splendente e sontuosa" dell'ambiente espositivo. Conosciuto per la sua ricerca sui temi dell'acqua e del fuoco, analizzati fin dagli anni Settanta attraverso videoinstallazioni, video-sculture e videotape, in merito a Rifugio Digitale Plessi ha dichiarato: "Non è altro che un innovativo incrocio culturale che, proprio in una città come Firenze, trova stimolo per confrontarsi e sovrapporsi al preesistente". [Immagine in apertura: Archea Associati, Rifugio Digitale, Firenze, 2022. Photo Pietro Savorelli & Associati]
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